25 Aprile, tensione a Roma tra pro-Palestina e Brigata ebraica: esplode anche una bomba carta

Momenti difficili tra i due cortei previsti per le celebrazioni della Festa della Liberazione nel centro della Capitale, soltanto l’intervento della Polizia ha evitato il peggio

Erano molte le iniziative programmate a Roma per la celebrazione del 25 aprile, festa della Liberazione. Proprio per garantire la sicurezza dei partecipanti alle manifestazioni organizzate è stato studiato un piano straordinario per la sicurezza nel quale particolare attenzione è stata riservata a Porta San Paolo e alle aree circostanti, dove si riunivano i due cortei principali.

Momenti di tensione per le celebrazioni del 25 aprile – Romacityrumors.it –

 

Il delicato momento causato dai recenti fatti in medio oriente ha fatto alzare la tensione. L’attenzione nella Capitale è infatti massima anche per l’appuntamento tra studenti palestinesi e movimenti per il “25 aprile antifascista e antisionista”. Mentre i rappresentanti delle istituzioni, con la Premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si recavano all’Altare della Patria per deporre la rituale corona di fiori, le forze dell’ordine fin dalle prime ore del mattino erano schierate a Porta San Paolo per controllare che le iniziative programmate potessero svolgersi senza conseguenza alcuna per i partecipanti.

Tensione altissima

Momenti di tensione altissima a Porta San Paolo al momento della partenza delle manifestazioni in commemorazione del 25 aprile, festa della Liberazione. Da un lato i manifestanti pro Palestina, circa 300 persone tra movimento degli studenti palestinesi, antagonisti e collettivi universitari, dall’altro i rappresentanti della Brigata ebraica e della comunità ebraica. I due schieramenti sono stati sempre tenuti separati dai blindati della polizia e dagli agenti in tenuta anti sommossa schierati fin dalle prime ore del mattino. Il livello della contrapposizione si è alzata immediatamente tra grida, insulti e minacce e la polizia ha dovuto faticare non poco per tenere divisi i due blocchi contrapposti, è stato esploso anche qualche petardo e soprattutto una bomba carta che ha creato panico tra i manifestanti.

Sciolto il corteo

Già dall’alba erano oltre 600 gli operatori delle forze dell’ordine, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza schierati in strada per la gestione dell’ordine pubblico, per blindare la zona tra Porta San Paolo e la Piramide Cestia, facendo scattare controlli e le bonifiche in tutte le vie limitrofe. Per mantenere in  sicurezza la zona, le forze dell’ordine hanno sciolto la manifestazione delle Brigate ebraiche, confidando nel buon senso di tutti, ma la tensione è restata molto alta tra le parti anche a causa delle continue provocazioni e si sono vissuti altri momenti di forte contrapposizione. Il cordone di polizia schierato a tutela dell’ordine pubblico era imponente e ha resistito funzionando da deterrente per i più facinorosi. Nel frattempo gli esponenti della comunità ebraica hanno deposto una corona di fiori sotto le lapidi dei caduti e hanno inoltre gridato “Israel, Israel”, dopo aver intonato l’inno d’Italia. Intorno alle 11 il presidio della Brigata ebraica si è sciolto, i manifestanti sono stati scortati dalle forze dell’ordine fino a piazza Vittorio Bottego dove si sono poi allontanati. Nel frattempo da Porta San Paolo è partito il corteo dei pro Palestina.

 

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