Scuole superiori e università: si teme una nuova chiusura. La Regione si impone

Nel Lazio si pensa di tornare alla didattica a distanza per scuole superiori e università, probabilmente oggetto di un provvedimento che riguarderà oltre 400mila ragazzi.

Si punterà ancora una volta sulla didattica a distanza, così come tornerà lo smart working negli uffici comunali e la limitazione delle attività sportive.
In realtà i provvedimenti sono già pronti, ma si attende la mossa del governo per domani, sperando in una linea comune nazionale.

Ieri il vertice della Regione per parlare della situazione attuale e di come affrontare le prossime settimane; all’incontro hanno partecipato il presidente Nicola Zingaretti e l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato.
“Non abbiamo assunto alcuna decisione in merito a nuovi provvedimenti per contenere il contagio e non è prevista alcuna decisione autonoma. Con senso di responsabilità, e secondo un metodo utilizzato da quando è cominciata la pandemia, parteciperemo al confronto con il Governo e le Regioni e applicheremo tutti i provvedimenti che si decideranno insieme”.

Zingaretti ieri ha difeso De Luca e oggi con un post su Facebook ha scritto: “E’ tornato il tempo di unirci, di prendere insieme delle scelte e combattere uniti”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, da Piacenza, ha fatto sapere: “La Regioni hanno la facoltà di decidere misure più stringenti rispetto a quelle nazionali”.

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