Si terrà nei campi della Polisportiva Marco Simone il terzo evento mondiale per importanza mediatica dopo la finale dei Mondiali e le Olimpiadi, ovvero la Ryder Cup 2022; per la prima volta saranno l’Italia e la Capitale romana ad ospitare il famoso torneo di golf.
Ci si sta già preparando per l’evento e Gian Paolo Montali, direttore generale del Progetto Ryder Cup 2022, ha ben in mente i passi per arrivare pronti alla manifestazione:
“Per otto mesi sono state monitorate tutte le strade e gli incroci che portano al campo di gara del Marco Simone. Per la Ryder Cup arriveranno a Roma 300mila persone in una settimana. Il test ci dice che con il flusso previsto alcune strade, senza interventi, rimarrebbero bloccate. Via di Marco Simone, la Palombarese, la parte terminale della Tiburtina i punti più critici. Si interverrà con 7 chilometri di nuove strade e con l’adeguamento di 10 chilometri di viabilità esistente “.
Le date sono state già stabilite: i grandi del golf gareggeranno dal 30 settembre al 2 ottobre 2022, giovedì 29 la cerimonia di apertura. Per queste date dovranno essere ultimati i lavori previsti, utilizzando i 50 milioni di euro messi a disposizione dal governo:
” Finanziamento che non va alla manifestazione, che vive di fondi propri – sottolinea il manager – ma che servono proprio alla realizzazione di opere che resteranno al servizio dei cittadini romani. La Ryder Cup lascerà un’eredità importante per il territorio”.
E ancora :
“L’adeguamento sui 10 chilometri di strade esistenti riguarderà il manto, la segnaletica, l’illuminazione pubblica, i sistemi idraulici. Si interverrà, in particolare, su via di Marco Simone, Palombarese, Tiburtina e tutta una serie di strade che nell’area sopporteranno afflusso e deflusso della manifestazione – spiega Montali – Verranno realizzati 7 chilometri di nuove strade nel comune di Guidonia. Si tratta di tre collegamenti che erano in previsione, a Setteville, Setteville Nord e all’altezza della bretella della A1. Si procederà anche con il rifacimento di 15 intersezioni”.
L’obiettivo dell’organizzazione è lasciare anche un’eredità turistico-sportiva:
“Roma è la città più visitata al mondo – sottolinea Montali – Oggi si calcola la permanenza media di un turista in 2,3 giorni: con la manifestazione si arriverà ad una media di 4,5 giorni, più del doppio. Si calcola un indotto al Paese di oltre un miliardo di euro per un progetto decennale ed è la cosa che realmente succederà: 550 milioni di euro per l’indotto diretto e altrettanto per l’indiretto. Non è solo la gara, ma un piano di 11 anni che si chiuderà nel 2027, con progetti anche nelle scuole e cento tornei sul territorio italiano. La città di Roma ne beneficerà più di tutti. 800 milioni di persone nel mondo seguiranno l’evento”.