Investimenti per oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro nei prossimi tre anni, di cui 310 milioni solo ai Municipi, per opere pubbliche relative a trasporti e manutenzione di strade, scuole, verde. Oltre 500 milioni di euro alla spesa per il sociale e per i servizi ai cittadini sul territorio.
Sono i numeri dello #SbloccaRoma2020, il progetto di Bilancio di previsione che è stato approvato in Giunta e che ora passerà al vaglio dell’Assemblea Capitolina.
La città entra nel nuovo decennio con conti in ordine e risorse necessarie a garantire i servizi sociali a tutti i cittadini e lo sviluppo urbano dei territori.
Questo bilancio è l’ulteriore tappa di un percorso che negli ultimi tre anni ha riportato a Roma la legalità, grazie al rispetto delle scadenze, alla programmazione della spesa e alla sostenibilità degli investimenti.
Quest’anno è stata destinata una parte rilevante della spesa corrente ai Municipi e al sociale: 225 milioni di euro per le politiche sociali e 303 milioni ai Municipi per i servizi sociali, scolastici e di manutenzione erogati sul territorio. È un modo per essere più vicini ai cittadini e ai loro bisogni.
Per gli investimenti e le opere pubbliche si avrà a disposizione oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro nei prossimi tre anni, di cui circa 310 milioni per i Municipi. Con un’importante novità: tutte le opere inserite hanno un livello di progettazione utile a garantire una maggiore rapidità di realizzazione.
Alla mobilità e ai trasporti vengono assegnati oltre 690 milioni di euro. Un ulteriore sforzo viene garantito per la manutenzione straordinaria delle strade di grande viabilità, cui vanno più di 120 milioni di euro. E poi riqualificazione di scuole e mercati, eliminazione di barriere architettoniche, manutenzione di aree verdi e piantumazione di nuovi alberi.
La sindaca Raggi: “I romani non sentono più parlare di ‘conti in rosso’, come quelli che abbiamo ereditato dal passato. La correttezza dei bilanci è il presupposto fondamentale per far ripartire gli investimenti, rendere la città più vivibile e attenta ai più deboli, e per non lasciare ulteriori debiti ai nostri figli.”