Roma, “Margutta Creative District” 2019: protagonista Il “Museo dell’Arte della Lana” di Stia

La quarta edizione del “Margutta Creative District” è ritorna in Via Margutta dal 10 al 12 ottobre 2019. Il progetto, che si avvale del Patrocinio del Municipio Roma I Centro e dell’Associazione Internazionale di Via Margutta, si propone di valorizzare il recupero delle tradizioni che hanno fatto grande il nostro Made in Italy, promuovendo quelle realtà artigianali e creative che ancora oggi credono nel prodotto “fatto a mano”.


Via Margutta, nuovo polo della moda, dell’arte e della fotografia della Capitale, grazie all’intuizione di Antonio Falanga e Grazia Marino, già ideatori di “Spazio Margutta” un concept innovativo presente sulla mitica via, nel quale la promozione di brands italiani e stranieri, si amalgama alla creatività di fashion e jewellery designers, di artisti e fotografi del fashion system.
I cortili e le gallerie d’arte, le botteghe artigiane e gli hotel di via Margutta, un tempo dimora o ispirazione per celebri personalità del mondo dell’arte, della musica e del cinema, sono le location ideali per ospitare i protagonisti del “Margutta Creative District”.


L’Alta Moda è il filo conduttore di incontri, dialoghi e contaminazioni con vari settori, come il design, la fotografia e il mondo dei libri.
Al civico 41 di Via Margutta, dove ha preso vita il “Polo dei Creativi”, protagonista assoluto è stato il “Museo dell’Arte della Lana”. La sua sede è situata nel complesso del Lanificio di Stia (AR), in Casentino, restaurato dopo decenni di abbandono. Mirabile esempio di archeologia industriale, oggi centro di diffusione della cultura tessile del Casentino. A promuovere questa antica e storica realtà Angela Giordano, maestra tessitrice, da 45 anni che nel “Museo” insegna tessitura ma anche ricamo, cucito creativo e macramè, la sua aula didattica è un vero e proprio laboratorio zeppo di rocche, arazzi e attrezzi per tessere.


E proprio una parte di questo fantastico mondo è stato protagonista in Via Margutta, telai antichi, laboratori didattici dedicati a grandi e a bambini, ed una ricca documentazione sul “Panno Casentino” quel tipico panno-lana con la superficie riccioluta, diventato famoso fra l’opinione pubblica, grazie al cappotto arancione, indossato da Audrey Hepburn nel film “Colazione da Tiffany”, realizzato proprio in questo singolare panno-lana tutto italiano, tanto ammirato e fotografato in Via Margutta.

Ospite del “Polo dei Creativi” anche chi attualmente in Italia produce collezioni moda e promuove il panno casentino. Moneta Clothing è un brand Made in Italy ideato da Antonio Moneta, presente con la sua “capsule” urban chic di giacconi uomo e donna, in 9 affascinanti colori, dal taglio moderno e dai toni contemporanei.


A “Spazio Margutta” al civico 86, presenti invece tutti gli altri creativi selezionati per la loro peculiarità del fatto a mano: Gian Paolo Zuccarello abiti ideati e realizzati da un’equipe di mastri artigiani, che rispettano il rigore della classica tradizione sartoriale italiana;

Nelly Marika Alta Sartoria da donna effettuata rigorosamente a mano all’interno del suo Atelier di Venafro, indispensabile per il suo progetto di outfits “Bespoke”;

Roberta Audibert, giovane promessa della moda italiana, ha presentato la sua nuova collezione P/E 2020 “Nuance Minimal” dalle linee, semplici e basilari ispirate all’architettura minimal;

Angelo Pidalà, siciliano doc, artista poliedrico che realizza mantelle sartoriali e t-shirt uniche mediante la tecnica del “puntinismo” ispirata alla pittura degli aborigeni Australiani;

Gaia Caramazza, ideatrice del brand “GAIA Italian Handmade Jewellery”, una delle più affermate jewelry designer del momento ha presentato le nuovi creazioni della Collezione “Impero” protagonista a luglio durante il Calendario di Altaroma;

Marina Santaniello, da anni dipinge sulle migliori amiche delle donne, le borse, cercando di illustrare simbolicamente la nostra storia, i nostri sogni e le nostre fragilità ed infine Alessandra Mancini mente ideatrice di “Eventi Atelier”, attraverso le sue mani e l’utilizzo della carta prende vita una nuova forma comunicativa, come il progetto dedicato alle spose e al mondo del wedding.

Marina Santaniello
Eventi Atelier” di Alessandra Mancini

Novità della IV^ Edizione del “Margutta Creative District” è la “Sezione Libri”, un appuntamento che va ad arricchire le sezioni di una manifestazione, che fa della promozione di donne e di uomini di cultura la sua peculiarità.

Sede delle presentazioni delle due opere il Margutta vegetarian food & art: ANCHE L’OLIO CANTA scritto da Lorena Fiorini e Laura De Luca, edito da Chi Più Ne Art Edizioni è stato il primo libro
presentato al, un omaggio composito all’ingrediente base della dieta mediterranea, attraverso approcci diversi: storico, agronomico, cosmetico, gastronomico, letterario.

Seconda opera presentata è stata “GOODBYE IRPINIA”. Romanzo thriller di Mike J. Pilla edito da Bibliotheka Edizioni. L’opera, primo “Paper novel” al mondo, rappresenta una novità assoluta in ambito editoriale: si tratta di una inchiesta-fiction con inserti giornalistici, ambientata tra Montaguto – piccolo paese del Sud Italia dove insiste la frana più vasta d’Europa.


Per la “Sezione Fotografia” in mostra: PHOTO EXBHITION – CARLO TOSTI TRIBUTE un tributo all’amico Carlo Tosti, fotografo della prima edizione del “Margutta Creative District”, prematuramente scomparso a Gennaio 2019. Fotografo non per professione ma per passione, persona di grande umanità e molto stimata per la sua professionalità, serietà, correttezza ed anche per il suo enorme senso dell’ironia che l’ha sempre contraddistinto.

Sede della “Sezione Design” l’Hotel Art by The Spanish Steps in Via Margutta, 56 nella quale è stato possibile ammirare il progetto “STONE DESIGN. La pietra che ispira” proposto dagli studenti del corso di laurea in Design dell’’Accademia Italiana di Arte, Moda, Design, ideato dal Presidente Vincenzo Giubba. Una collezione di complementi realizzati in marmi pregiati che, attraverso segni essenziali, danno una nuova interpretazione di oggetti di utilizzo quotidiano. L’iniziativa, curata dai docenti del corso di laurea in Design Filippo Pernisco e Christian Ludovici, è stata possibile realizzarla grazie alla collaborazione con It’s Stone, brand dell’azienda Fratelli Marmo di Montefiascone (VT) utilizzando marmi di varie tipologie e provenienze.

I Partners del “Margutta Creative District” che sostengono da anni l’iniziativa sono: Il Margutta vegetarian food & art di Tina e Claudio Vannini; l’Hotel Art by the Spanish Steps; Bacchus Fashion Club – Spirits & Wine Moving e l’Azienda vitivinicola  Ciù Ciù  di Offida (Ap) guidata da Walter e Massimiliano Bartolomei.

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