Da 389 a 493 ricoveri in una sola settimana, mentre i posti occupati in terapia intensiva erano 54, adesso siamo a quota 70.
I numeri sono in aumento, ma la presenza dei vaccini ha ridotto l’impatto della variante Delta.
Spiega Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani: “Guardando ai pazienti presenti nel nostro reparto di terapia intensiva, ma la stessa proporzione può essere riproposta anche sul fronte dei posti letti, il 98 per cento dei ricoverati non è stato vaccinato. L’uno per cento, invece, aveva ricevuto una dose. E l’altro uno per cento riguarda soggetti che non rispondono al vaccino per loro carenze immunitarie. Questi numeri dovrebbero tranquillizzare chi nutre dei dubbi sulla bontà dei vaccini”.
L’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, non vede pericolo di tornare in zona gialla, almeno per la prossima settimana: il livello di letti ordinari e di posti in terapia intensiva occupati è al 7 per cento, lontani dai tetti del 15 e del 10 per cento, che se superati e uniti a un’incidenza di 150 casi ogni 100mila abitanti, impongono la zona gialla.
Ma la situazione attuale di ricoveri e casi in aumento ha spinto la Regione ad ampliare di 60 unità i letti Covid in tre strutture (Sant’Eugenio, San Filippo Neri e l’ospedale dei Castelli) in prospettiva delle ondate di settembre, ma anche per abbassare i livelli di ospedalizzazione, quando sarà da aggiornare il colore del Lazio.