Regione Lazio, pacco alimentare: arrivano i buoni spesa da 5 euro al giorno

Con la delibera di domani, la Regione Lazio mette sul piatto 20 milioni di euro, di cui 8 andranno a Roma, distribuiti ai vari Municipi in proporzione alla popolazione al 31 dicembre 2018.

Arrivano quindi i ticket anti crisi per chi non riesce a fare la spesa a causa del coronavirus. Saranno distribuiti 100 euro a settimana per le famiglie che ne avranno diritto e varrà anche per i single, ma con importo ridotto.

Chi ha diritto? Le famiglie, anche mononucleari, che presentano specifica domanda al segretariato sociale territorialmente competente anche per via telefonica o via mail o a seguito di segnalazione ai servizi stessi da parte degli Enti del Terzo Settore.
Bisogna essere residenti sul territorio e se stranieri non Ue serve un titolo di soggiorno valido. Bisogna essere in carico ai servizi sociali e qualora si tratti di nuclei non in carico ai servizi sociali, questi ne dovranno accertare lo stato di bisogno e procedere alla presa in carico.
Inoltre, bisogna trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’applicazione delle norme relative al contenimento della epidemia da Covid-19, previa autocertificazione e infine non essere beneficiari di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici (es. reddito di cittadinanza). Solo in casi eccezionali è possibile procedere al contributo, previa certificazione dei servizi sociali competenti.

Il buono spesa o il pacco di generi alimentari e di altri beni di prima necessità non potrà essere destinato a chi incassa già l’assegno del reddito di cittadinanza.
Lo stesso discorso vale per chi è in cassa integrazione.

Le spese per medicinali sono riconosciute con riguardo alla situazione di disagio economico fino a un massimo di 100 euro mese.

Saranno i Comuni singoli o associati a provvedere all’erogazione dei buoni spesa/pacchi alimentari ai beneficiari anche attraverso l’attivazione di accordi con le catene di distribuzione alimentare per il servizio di consegna a domicilio in forza di convenzioni con gli enti del terzo settore per la relativa distribuzione.

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