Parte il piano di contenimento dei cinghiali con l’approvazione, da parte della Regione Lazio, del documento tecnico che integra il protocollo d’intesa con Coldiretti, Legambiente e Federparchi.
L’idea comune era quella di attuare un controllo numerico sulla fauna selvatica presente nei parchi regionali, creando un sistema unico geo referenziato per i danni ed una campagna di comunicazione per comunicare indennizzi e strumenti di prevenzione per gli agricoltori.
“Si tratta di una opportunità per l’istituzione di una filiera alimentare controllata visto che gli imprenditori agricoli potranno anche ampliare la loro attività chiedendo la costituzione di centri di lavorazione della selvaggina” ha commentato David Granieri, a capo della Coldiretti regionale.
I cinghiali hanno causato circa 4 milioni di euro di danni all’agricoltura solo nel Lazio e in questo modo diventeranno una potenziale risorsa.
“Gli agricoltori potranno cedere direttamente gli animali catturati presso gli istituti previsti dalla normativa vigente oppure potranno destinarli all’allevamento in aree recintate” ha spiegato Niccolò Sacchetti, presidente di Coldiretti della provincia di Roma .
Dunque il piano per il contenimento della specie entra nel vivo e gli effetti saranno rilevanti e valutabili solo tra qualche anno.