Sanità nel Lazio, dati clamorosi: ecco quante ore aspettano i pazienti tra la visita ed il ricovero

Quanto tempo aspetta un paziente nella nostra regione prima di essere ricoverato? I dati elencati dal presidente della Regione Francesco Rocca dipingono un quadro ancora preoccupante

Quante ore bisogna attendere nel Lazio per una visita al Pronto Soccorso? Quanto tempo i pazienti attendono tra la visita medica e la dimissione nei centri sanitari della nostra regione? I dati, rispetto al passato, sono incoraggianti, ma non ancora postivi. Il Presidente Francesco Rocca li annuncia con soddisfazione, confermando di aver evitato il commissariamento, ma allo stesso tempo si dice “non ancora soddisfatto”.

Le ore di attesa nei pronto soccorso nel Lazio sono altissime. I dati preoccupano – Roma.Cityrumors.it

“Abbiamo dati che sono molto confortanti”, ha detto Rocca. “È solo l’inizio ma abbiamo invertito il trend. Diminuiscono dell’83 per cento le ambulanze e le barelle bloccate nei pronto soccorso a settembre rispetto al mese di gennaio di quest’anno. E diminuiscono del 29 per cento le attese dei pazienti in pronto soccorso prima di trovare un posto letto per il ricovero e del 28 per cento le attese dei pazienti nei pronto soccorso tra la visita medica e la dimissione”.

Venti ore di attesa tra la visita e il ricovero

Nel 2023 calano nettamente le ore medie di attesa nei Pronto Soccorso ma rimanendo drammaticamente alte. Ovviamente esclusi i codici rossi, tra visita e ricovero, nel gennaio 2023 l’attesa era di 26 ore 43 minuti. Ad agosto del 2023 il dato si abbassa di oltre sei ore, ma l’attesa media si attesta sulle 20 ore. Tra visita medica e dimissione, al gennaio 2023 l’attesa era di 9 ore e 12 minuti ad agosto 2023 arriva a 6 ore e 36 minuti. “Sui pronto soccorso diamo un inversione del trend, ma ancora non sono completamente soddisfatto – ha aggiunto – . I dati comunque migliorano, nonostante si sia registrato un aumento di accessi del 5 per cento nei pronto soccorso da gennaio a settembre 2023“.

Inoltre è diminuita di due ore l’attesa tra la visita e il ricovero, da luglio 2023 rispetto a luglio 2022; e meno un’ora e 45 minuti di attesa ad agosto 2023 rispetto ad agosto 2022. Per i grandi progetti strutturali, come il trasferimento dell’Umberto I, il presidente dovrebbe dare novità entro fine anno: “Il 6 novembre, quando ci rivediamo con la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e il sindaco Roberto Gualtieri, ma in quella data non ci saranno delle decisioni. Conto di dare novità entro fine anno”. Sulla sanità, il governatore ha anche scongiurato il commissariamento: Il Lazio “non è tra le 5 regioni che supereranno il tetto del disavanzo del 5 per cento, oltre il quale scatta il commissariamento che quindi al momento è scongiurato”, ha annunciato. Insomma, per Rocca comunque è solo l’inizio, e il lavoro sarà gravoso. Il governatore infatti ha sottolineato che ora partirà un’altra grande missione, “un’operazione di pulizia che chiuda questa stagione della contabilità opaca”. E per questo nel 2024 chiederà alla Corte dei Conti di aspettare a parificare i bilanci così da finire il lavoro secondo le loro indicazioni.

Il Presidente della Regione Francesco Rocca e i dati sulla sanità nel Lazio – Roma.Cityrumors.it

In lista dal 1918 e il parto del 2017: “Una gran confusione”

Il presidente della Regione parla di “due liste di attesa su cui stiamo lavorando: una sui Recup, ovvero prestazioni diagnostiche specialistiche ambulatoriali, l’altra sulle liste di attesa operatorie che devono essere gestite in maniera trasparente e da servizio sanitario universale. In linee generali, verranno centralizzate e significa garantire la risposta clinica a tutti”, ha concluso Rocca. “Stiamo pulendo le liste di attesa”, ha confermato Andrea Urbani, direttore regionale Sanità, raccontando: “Abbiamo trovato anche persone in lista del 1918. Un parto cesareo del 2017”. Insomma “un gran disordine”, e per questo ora la Regione sta cercando di “informatizzando tutto”.

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