L’assessore alla sanità D’Amato si dice preoccupato: “Rischiamo grosso”

“Noi rischiamo grosso! Quello che facciamo di sbagliato oggi, ce lo ritroveremo tra due settimane. Lo shopping troppo frenetico di queste ore causerà in quei giorni un aumento dei positivi al Covid. E questo ci spingerà a prendere misure adeguate”.

Queste le parole dell’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato a seguito delle immagini circolate sugli assembramenti in Centro e sulle strade piene di gente.

“Noto che si dimentica che le misure sulla circolazione sono sempre proporzionate all’andamento dell’epidemia. Quello che vale oggi non è detto si confermi nelle prossime settimane.
Noi finora abbiamo difeso Roma e abbiamo evitato che la Capitale tornasse in lockdown come altri grandi città europee. I cittadini devono aiutarci a farlo. Altrimenti con un aumento dei contagi dovremmo prendere misure adeguate, proporzionali ai contagi”.

Continua affermando che dalla Regione “Abbiamo semplicemente adottato delle misure che sono simili agli stessi provvedimenti ora in vigore a livello nazionale. Non vedo elementi di maggiore lassismo, ma solo una richiesta di maggiore senso di responsabilità, portato avanti un discorso di reciproca fiducia con i cittadini.
Io vedo ancora in giro troppo affollamento. Meglio, troppi assembramenti da evitare. Sono tutti giustamente preoccupati dalle necessità di celebrare le feste e della totale ripresa attività scolastica. Che sono tutte cose giuste, che comprendo come la voglia di fare i regali. Ma se non vengono gestite con cautela, spero di sbagliarmi, ci ritroveremo con una terza ondata”.

Infine conclude: “Come dice il famoso proverbio? Sbagliare una volta è umano, perseguire nello stesso sbaglio è diabolico. Io non vorrei che stessimo perserverando nell’errore commesso la scorsa estate. Si diceva: ”Il virus è scomparso, possiamo ritornare alla nostra vita…”. Le cose sono andate diversamente, perché poi è arrivata la seconda ondata.
Se non ritorniamo dei ranghi, pregiudichiamo la riapertura il 7 gennaio delle scuole, con tutte le dovute cautele, auspicata da più parti. E allo stesso modo non si possono rimettere in moto pezzi dell’economia, adesso fermi.
Noi stiamo aumentando i posti letto Covid in un momento nel quale la curva sta calando. Ma l’esperienza ci insegna che l’ascesa dei contagi è molto rapida: a settembre, prima della seconda ondata, eravamo a 100 nuovi positivi al giorno poi all’improvviso siamo passati a 3mila al giorno”.

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