La banda delle farmacie era legata ai Fasciani: erano diventati l’incubo di Ostia, Acilia e Infernetto

All’indomani dell’arresto dei tre banditi, diventati l’incubo per i commercianti di molti comuni vicini alla Capitale, emergono nuovi sviluppi.

La banda del T-Max grigio, come era stata soprannominata, era diretta dai Fasciani; uno degli arrestati, infatti, era in contatto con Federica Fasciani, figlia di Giuseppe e nipote del capo della cosca mafiosa Don Carmine.
Alcune intercettazioni hanno rivelato il rapporto:
“Ho sparato un fuoco d’artificio, capisci a me” diceva al telefono uno dei tre parlando proprio con la donna e riferendosi ad un colpo messo a segno poco prima.

La giudice Paola Di Nicola Travaglini scrive:
“Le persone che hanno subito i loro reiterati delitti avranno ingenti danni di carattere psicologico proprio per le modalità dei fatti con pistole puntate. Le grida di aiuto e di paura non hanno mai condotto a fermarsi né a mostrare qualche sprazzo di umanità”.

Le indagini dei carabinieri del gruppo Ostia hanno esaminato tutti i dettagli e gli elementi in loro possesso, riuscendo ad arrivare all’identità dei malviventi e mettendo a segno l’ennesimo colpo contro i clan del litorale romano.

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