Il WWF Monti Sabatini è intervenuto nei giorni passati a tutela del Monumento Naturale delle Pantane di Trevignano Romano, all’interno del Parco Regionale di Bracciano e Martignano con l’obiettivo di superare una forte fonte di stress per le specie di uccelli presenti e nidificanti dell’area.
La situazione è determinata dai frequenti passaggi dei Canadair per le esercitazioni ai fini delle operazioni antincendio. Questione che coinvolge anche il vicino lago di Martignano, sede della più importante colonia svernante in Italia e nell’intero bacino del Mediterraneo del Fistione Turco (Netta rufina), una bellissima anatra tuffatrice dalla caratteristica testa color arancione-rosso.
Il Gruppo attivo Monti Sabatini del WWF Roma e Area Metropolitana ha pertanto chiesto all’Ente Parco di farsi parte attiva per sensibilizzare le Istituzioni competenti in merito e per cercare una soluzione adeguata.
Il Parco Regionale di Bracciano e Martignano, nel pieno rispetto dell’opera meritoria di quanti intervengono a tutela dei nostri boschi sempre più frequentemente colpiti dalle fiamme, ha dunque segnalato agli Uffici della Protezione Civile e della regione Lazio il disturbo sofferto dall’avifauna presente nel Monumento Naturale, chiedendo la possibilità di effettuare le esercitazioni, nonché le necessarie operazioni di sorvolo e prelievo dell’acqua per lo spegnimento dei roghi, in altre zone del lago.
Maurizio Morelli, Responsabile del Gruppo WWF Monti Sabatini ha dichiarato: ” Esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per coloro che difendono il nostro patrimonio forestale ed auspichiamo una crescente azione nella direzione di una sempre migliore tutela del nostro prezioso territorio, che la collaborazione fra l’Ente Parco e il WWF in questa particolare circostanza riteniamo abbia saputo proficuamente esprimere.”
Istituito nel 1997, il Monumento Naturale delle Pantane si estende per circa 104 ha nel Comune di Trevignano Romano e comprende l’area paludosa delle Pantane lungo le rive del lago di Bracciano e il piccolo cratere del Lagusiello. È una delle più importanti aree per la tutela dell’avifauna acquatica. I bassi fondali e la rigogliosa vegetazione riparia caratterizzano la zona umida, particolarmente adatta per la riproduzione e la sosta di specie dell’avifauna migratoria, tra cui le più numerose sono la folaga, il cormorano, il germano, lo svasso maggiore, lo svasso piccolo, il moriglione e l’alzavola.
Da qualche tempo è diventata sede di un’importante garzaia, con nidi di garzetta, airone guardabuoi, airone cenerino e nitticora (che ha iniziato a nidificare dallo scorso anno). La vegetazione tipica del monumento naturale è caratterizzata da Cannuccia di Palude, Giaggiolo acquatico, Menta d’acqua, Tifa, Salici, Ontani, Pioppi, Ranuncoli, Iris e Sambuchi. Si segnala la presenza dell’Elleborina palustre (Epipactis palustris), specie molto rara di orchidea, tipica delle zone umide del Lazio e la Carex paniculata, una pianta palustre non comune in Italia.