La scadenza fissata al 10 giugno per l’invio dei dati sul siero necessari per l’esame non è stata rispettata; così il vaccino russo Sputnik non è stato ancora approvato in Europa.
Questo blocco si traduce nell’impossibilità per i turisti russi di raggiungere molte mete europee, tra cui anche la Capitale.
“Il mancato riconoscimento ai fini di avvenuta vaccinazione dello Sputnik è un danno al nostro settore turistico poiché viene meno il flusso proveniente dalla Federazione Russa, che è stato sempre significativo per il nostro paese e anche per Roma Capitale” dichiara Alessio D’Amato.
L’assessore regionale alla sanità propone di “studiare delle formule che consentano ai fini del Pass, il riconoscimento di questo farmaco, superando così un paradosso che vede lo Sputnik adatto al progetto Covax, gestito dall’OMS per garantire a tutti i paesi del mondo l’accesso al vaccino, per poi non riconoscerlo come certificazione vaccinale. Questa questione riguarda anche diversi cittadini italiani che lavorano in Russia e i cittadini di San Marino che hanno ricevuto questo vaccino”.