Divieto di spostamento e viaggi, comunicazione immediata con la Asl e obbligo di quarantena per chi arriva nella regione Lazio dalle aree chiuse dall’ultimo decreto in materia di coronavirus.
L’ordinanza della Regione Lazio per contenere gli effetti del virus alza le barriere contro le persone provenienti dalle zone più colpite, conseguenza dell’esodo dal nord avvenuto dopo la circolazione delle prime notizie dell’approvazione del decreto.
Oltre a questo, chiuse anche palestre e piscine, cosi come i centri benessere; inoltre, c’è l’obbligo per i gestori di aeroporti, stazioni ferroviarie ed autostrade, di fornire i nominativi dei viaggiatori in ingresso.
Nella stessa ordinanza si legge che la causa è
il «flusso migratorio che si è attivato» dopo le notizie sul DPCM «che ha determinato l’esodo di numerose persone provenienti dalle zone rosse», oltre all’«afflusso in entrata nella Regione Lazio delle persone dalle aree sopra indicate» che comporta «il rischio di un ingresso incontrollato di potenziali soggetti positivi al virus».
Per questo si rende obbligatorio a «tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti alla data di pubblicazione del DPCM hanno fatto o faranno ingresso» dalle zone oggetto di decreto «di comunicare tale circostanza al numero unico regionale dedicato 800 118 800» e anche «di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza». In caso di comparsa di sintomi, la persona deve «avvertire immediatamente l’operatore di Sanità Pubblica che attiva presso il domicilio la procedura di esecuzione del test, deve indossare la mascherina chirurgica (da fornire all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi».
Deve anche «rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa dell’eventuale trasferimento in ospedale». Inoltre «ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione delle Forze dell’Ordine e dell’Unità di Crisi i nominativi dei viaggiatori, relativamente alle tratte provenienti da Milano o dalle Province indicate al punto 1 con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell’Alta velocità del territorio regionale». È anche disposta «con decorrenza immediata la sospensione sul territorio regionale delle seguenti attività: piscine, palestre, centri benessere».