Bollettino Lazio: 14 nuovi casi di cui 11 d’importazione

Il bollettino regionale di ieri 20 luglio riporta 14 casi totali riscontrati nel Lazio; come nei giorni scorsi, la maggior parte riguarda casi d’importazione.

Ad oggi in regione sono 885 i casi positivi e 701 sono in isolamento domiciliare; 184 persone ricoverate e solo 9 in terapia intensiva. Inoltre sono 851 le persone decedute e 6.714 le guarite.
L’assessore alla sanità D’Amato spiega:
“Oggi registriamo un dato di 14 casi. Di questi 11 sono casi di importazione: 4 casi sono di nazionalità del Bangladesh, un caso da Venezuela, tre dall’India, uno dal Montenegro, uno da Tanzania e uno dalla Romania. Indossare le mascherine è un elemento importante se non vogliamo correre il rischio di fare come la Catalogna. I Paesi attorno all’Italia hanno tutti casi in aumento e a Roma abbiamo l’aeroporto più importante a livello nazionale”.

Il quadro delle Asl:
Nella Asl Roma 1 si registrano quattro nuovi casi e di questi due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso di una donna di rientro dal Venezuela con scalo negli Stati Uniti per la quale sono state attivate le procedure del contact tracing internazionale. Un caso riguarda una donna con link ad un cluster familiare già noto e isolato.
Nella Asl Roma 2 dei quattro nuovi casi nelle ultime 24h una è una persona di nazionalità del Bangladesh e riferita all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso riguarda una persona di nazionalità Indiana ora ricoverata allo Spallanzani. Un caso di una persona di nazionalità italiana di rientro dal Montenegro e un caso di una persona di rientro dalla Tanzania. Per gli ultimi tre casi sono state attivate le procedure del contact tracing internazionale.
Nella Asl Roma 6 sono tre i nuovi casi nelle ultime 24h e di questi uno riguarda una persona di nazionalità del Bangladesh e riferita all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso riguarda un uomo di rientro dalla Romania dove si era recato per motivi sanitari. Un caso riguarda una donna in accesso al pronto soccorso del Vannini e ora ricoverata al Policlinico Umberto I. 

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