Da oggi è disponibile sugli scaffali dei supermercati la nuova versione della carbonara in lattina: i creatori assicurano: “Provatela e cambierete idea”
Il giorno, tanto atteso da alcuni e temuto da altri, è finalmente arrivato: da oggi in numerosi supermercati saranno a disposizione gli spaghetti alla carbonara… in lattina. A lanciare il brand è stata la Heinz, la famosa azienda americana leader nelle salse e nei piatti pronti. La multinazionale statunitense ha deciso di sfidare lo scetticismo e le critiche, distribuendo uno dei prodotti più conosciuti e famosi della cucina romana. “Provatela e cambierete idea”, hanno ribadito i creatori del piatto.
Sui banconi dei supermercati sarà disponibile la carbonara in lattina. Sull’etichetta, rosa su sfondo giallo, si legge “Spaghetti carbonara, pasta in creamy sauce with pancetta” (pasta in salsa cremosa con pancetta, ndr). Una dicitura che, già da sola, regala un brivido sulla pelle dei consumatori: i cultori della cucina romana, spesso fin troppo esigenti quando si tocca un piatto come questo, hanno già iniziato una guerra sui social.
Carbonara in lattina: quanto costa
La carbonara in lattina, almeno per ora, non sarà sui banchi dei supermercati italiani, ma sarà disponibile nel Regno Unito. La conferma è arrivata dal Daily Mail, che ha evidenziato l’obiettivo dell’azienda: fornire alla Generazione Z un piatto di pasta già pronto al costo di 2 sterline (meno di 2,50 euro, ndr). Una precisa richiesta confermata da un recente sondaggio: i giovani inglesi hanno infatti dichiarato di non avere né tempo, né voglia di cucinare e, per questo, preferirebbero pasti pronti e rapidi, da mettere nel microonde a scaldare.
La Heinz cerca di sfondare il mercato britannico e punta sulla carbonara, dopo aver già lanciato dei prodotti in lattina che hanno fatto discutere: i “beef ravioli” o gli “spaghetti bolognese” ma anche gli “hoops” (gli anellini al pomodoro, ndr) e i più celebri mac&cheese (pasta al formaggio). Tutti, rigorosamente già pronti e nelle lattine.
Carbonara: la reazione dei romani
La notizia ha immediatamente fatto il giro del web, ed ha scatenato le reazioni dei romani, attaccati a questo prodotto e già pronti (in passato) a criticare tutti i tentativi di rinnovare un piatto che ha fatto della tradizione il suo punto forte. “Siete da denuncia”, ha scritto un utente sulla nostra pagina Facebook, seguito a ruota da decine e decine di persone scandalizzate: “Basta non comprarla”, ribadisce un altro. “Ma tanto ci sarà chi se la compra. E magari gli piacerà pure di più de quella fatta a mestiere! Specialmente i giovani di adesso che non sanno mangiare”. Ma c’è anche chi la pensa in maniera diversa. “Embè? dov’ è il problema? Il mondo si è globalizzato , sveglia! È possibile mangiare italiano anche in Antartide”.