Tragedia a Tivoli, l’ospedale va a fuoco nella notte: il bilancio è pesantissimo

Nel cuore della notte l’ospedale San Giovanni Evangelista è andato a fuoco: centinaia di pazienti intossicati. Ci sono vittime. Bambini trasferiti in altre strutture

Una gravissima tragedia si è abbattuta nella notte su Tivoli. L’Ospedale San Giovanni Evangelista, per cause ancora da decifrare, è andato a fuoco intorno alle ore 22.30 di venerdì 8 dicembre. Le fiamme hanno divampato nel giro di pochi minuti, diffondendosi in gran parte dell’edificio e provocando la morte di tre persone. Una quarta, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe deceduta per un infarto.

Le foto dell’ospedale di Tivoli andato a fuoco nella notte – Roma.Cityrumors.it

Si tratta di due uomini e due donne. Le tre vittime sono rimaste intossicate nel rogo che si è sviluppato. Ci sarebbero anche decine di feriti: due in modo grave. Da ore il personale dei vigili del fuoco è arrivato sul posto, per cercare di spegnere l’incendio ed organizzare le operazioni di salvataggio dei degenti presenti all’interno della struttura ospedaliera.

Gli oltre 200 pazienti presenti, sono stati trasferiti fuori dall’ospedale e portati in altri presidi. Tre di loro anche sette bambini. I meno gravi sono stati trasportati nella vicina palestra comunale Maramotti, in attesa del ricovero in altre strutture. “I pazienti ricoverati in rianimazione sono stati trasferiti in altri reparti – spiega il Comune di Tivoli in una nota -. I pazienti non gravi sono stati spostati prima nell’ala ancora agibile dell’ospedale, poi nell’adiacente palestra comunale Maramotti, riscaldata e allestita dalle squadre di Protezione civile comunale allestita dalla Protezione civile comunale con coperte, cuscini e brandine. La palestra comunale Maramotti è utilizzata come struttura di “passaggio” per i pazienti che qui attenderanno di essere trasferiti con ambulanza presso altre strutture ospedaliere”.

Secondo una prima ricostruzione, l’incendio sarebbe divampato nell’area -3, dove ci sono gli ambulatori. Da lì le fiamme avrebbero raggiunto il pronto soccorso e la Terapia intensiva. Altri reparti fortunatamente, non sarebbero stati invece toccati, ma il fumo molto denso ha invaso tutto l’ospedale e per questo si è resa necessaria l’evacuazione dell’intera struttura. Gli inquirenti non escludono però che il rogo potrebbe essere partito dal retro dell’ospedale l’incendio divampato nella tarda serata di ieri nel nosocomio di Tivoli. E’ una delle ipotesi in campo dopo le prime verifiche. Sul posto sono ancora in corso i sopralluoghi dei vigili del fuoco. Le fiamme si sarebbero poi propagate nella struttura.

Gli eroi che hanno evitato che la tragedia fosse ancora più grave

I vigili del fuoco in azione per spegnere l’incendio e far evacuare i pazienti – Roma.Cityrumors.it
“Da tiburtino provo enorme dolore nel vedere il nostro storico ospedale versare in queste condizioni ma, nonostante tutto, i servizi di emergenza continuano seppur in altre modalità“, il commento di Andrea Cecchini, portavoce di Italia Celere, il sindacato di Polizia, e residente in zona. “Perché chi è deputato alla sicurezza ed alla salvezza degli altri non si ferma mai e fa sempre quel passo in più pur sapendo di rischiare la propria vita.
Attorno a noi è pieno di retorica e smania di apparire, tanti paroloni da chi pensa di detenere il potere di questo mondo ma il vero senso della vita passa per il servizio agli altri nel silenzio e nel buon senso…mentre tanti sparano sentenze e fanno voli pindarici da dietro una scrivania o davanti ad un tablet o PC, c’è gente che indossa una Divisa e diventa il vero Eroe. Questa notte ho visto eroi veri, uomini che nel silenzio e nel nascondimento quotidiano hanno scelto ancora una volta la via del fare e del salvare a quella del parlare. Il plauso e l’eterno ringraziamento vanno a chi ha rischiato la vita entrando all’interno di ogni singola stanza invasa da fiamme prima e fumo poi, a chi non c’ha pensato due volte, a chi ha scelto la vita degli altri alla propria.

Vigili del Fuoco, volontari della Protezione Civile, Forze dell’Ordine, volontari delle associazioni di ambulanze e tutto il personale medico e paramedico dell’ospedale…A VOI IO CONSEGNEREI VOLENTIERI LE CHIAVI DI QUESTA NOSTRA SOCIETÀ, SO CHE SAREMMO SEMPRE AL SICURO”.
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