Termosifoni a gas o metano? Ecco i consumi reali in bolletta

Per riscaldarsi durante l’inverno è inevitabile accendere i caloriferi: ecco quali sono i consumi reali in bolletta dei termosifoni a gas e a metano.

Per tenere calda la casa in inverno ci sono diversi sistemi che si possono adottare, più o meno costosi. Il caro bolletta infatti ha spinto molte persone a decidere di optare per opzioni più economiche, come il camino a bioetanolo o le stufe a pellet.

Termosifoni: i consumi di quelli a gas o a metano
Quali sono i consumi reali dei termosifoni a gas o a metano – romacityrumors.it

Chi invece ha già i termosifoni, preferisce continuare ad usare questo sistema di riscaldamento. I caloriferi possono funzionare a gas o metano e ci sono diverse strategie che si possono adottare per evitare che il riscaldarsi sia troppo dispendioso. 

Termosifoni a gas o metano: i consumi reali in bolletta

I consumi derivanti dall’uso dei termosifoni possono variare in base a diversi fattori: sapere quanta energia si consuma in un’ora dipende ad esempio dall’isolamento termico che si ha in casa o dalle abitudini personali di chi abita l’appartamento, come lo stile di vita e il tempo che si trascorre nell’abitazione.

Termosifoni: i consumi e le strategie per risparmiare
Termosifoni a gas e metano: le strategie per risparmiare – romacityrumors.it

Si può stimare in media un intervallo di 2-12 kWh, pari a 0,25-1,5 mc/ora. Il costo medio e domestico di 1 kWh per alimentare una caldaia a gas metano è pari a 0,11 euro. Basterà quindi moltiplicare questo costo per 5,23 kWh e si otterrà la cifra di 0,57 euro (che è una buona approssimazione del costo orario). Infatti se la casa è di circa 100 mq, si spenderanno 0,57 euro all’ora. Ciò che è certo è che ci sono alcune strategie per risparmiare in bolletta, tra cui: 

  • Eseguire la regolare manutenzione degli impianti;
  • Controllare la temperatura degli ambienti per spegnere i termosifoni quando fa sufficientemente caldo;
  • Fare attenzione all’orario di accensione dei termosifoni;
  • Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone;
  • Schermare le finestre al tramonto;
  • Far circolare libera l’aria calda, eliminando possibili impedimenti (tende, mobili, asciugabiancheria) che possono rendere il consumo di gas o carburante meno efficiente del 15%.

In Italia i termosifoni si possono tenere accesi per ben 14 ore al giorno nelle abitazioni che si trovano in montagna o al Nord. Nelle fasce costiere e nel Sud Italia invece per ben 8 ore. Da questo deriva anche una sensibile variazione sul tempo necessario per riscaldare e mantenere caldo un ambiente. Si possono raggiungere i 22 gradi di temperatura, anche se per il corpo umano sono sufficienti 19/20 gradi. 

Quindi basteranno 2-5 ore per riscaldare l’ambiente: impostare il termostato sui 20-21° quando ci si trova in casa e abbassarlo sui 16-18° se si esce è un giusto compromesso che consentirà di risparmiare perché per ogni grado abbassato si abbattono i consumi dal 5 al 10% mentre, dai 20° in su, la spesa aumenta del 6/7% per ogni grado.

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