Tari non pagata, quando va in prescrizione? Pochi lo sanno, dopo questa data non devi più nulla

È possibile per la Tari andare in prescrizione qualora non sia stata pagata? Ecco che cosa prevede la legge e le varie casistiche.

Insieme all’IMU, la Tari rappresenta una delle principali imposte comunali e sono milioni, da Nord a Sud Italia, i cittadini che annualmente sono tenuti a versarla. Del resto con questo acronimo si fa riferimento alla Tassa Rifiuti, il prodotto delle attività della quasi totalità delle persone e il fatto che sia un obbligo pagarla a cadenza annuale è legato alle innumerevoli attività che attorno alla cosiddetta “spazzatura” gravitano.

Quando va in prescrizione la Tari
Prescrizione Tari, che cosa dice la legge – Roma.Cityrumors.it

Dalla raccolta porta a porta alla gestione della raccolta differenziata, fino allo smaltimento dei rifiuti urbani, le spese connesse vengono coperte da questa imposta, diverse di città in città e di anno in anno. Il tutto sulla base di molteplici variabili, a cominciare dal tipo di immobile (o area agricola), dalle dimensioni dello stesso e dalla composizione del nucleo familiare. Ma quello che in tanti si chiedono è se in caso di Tari non pagata possa andare in prescrizione. Vediamo che cosa prevede la legge.

La Tari può finire in prescrizione se non versata? I chiarimenti

Premesso che non è la quantità stessa del rifiuto prodotto a determinare l’importo della Tari quanto alla possibilità accertata che essi possano essere prodotti, tutti gli anni le amministrazioni comunali ne determinano, con apposita delibera, gli importi che successivamente vengono comunicati a coloro che saranno tenuti a pagarla entro le scadenze prestabilite. Quello che occorre capire è, nel caso in cui non venga versata nei tempi richiesti, che cosa preveda la legge e, soprattutto, se dopo un certo periodo di tempo sia soggetta a prescrizione.

Tari prescrizione
Anche la Tari non pagata può andare in prescrizione – Roma.Cityrumors.it

La risposta a quest’ultima domanda è affermativa: infatti come accade anche con gli altri tributi locali, è la normativa vigente a stabilire che in un termine di cinque anni si prescrive. Il Comune non potrà cioè richiedere il pagamento dell’imposta una volta trascorso quel periodo di tempo. Il tutto a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello relativo alla scadenza del pagamento.

Per fare un esempio, la prescrizione della Tari del 2022 avrà inizio nel 2023 per concretizzarsi nel 2027. Attenzione però: un atto formale di richiesta di pagamento potrà interrompere la prescrizione. Pertanto l’invio di una cartella esattoriale azzera la prescrizione e i termini slittano. Ricevere, ad esempio, una cartella nel corso del quarto anno della prescrizione la azzererà facendo ricominciare tutto da capo.

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