Buona notizia per tutti gli impiegati statali: a dicembre è previsto un aumento degli stipendi. Ecco come cambieranno gli importi mensili.
A dicembre tutti i dipendenti pubblici si ritroveranno già un primo aumento dello stipendio in busta paga, che di norma sarebbe dovuto arrivare ad inizio del nuovo anno. Il Governo sta già pensando alla manovra, un cosiddetto ‘decreto anticipi’ che dovrebbe stanziare 3,2 miliardi di euro da destinare, appunto, alle busta paga di tutti gli impiegati degli uffici statali. L’aumento anticipato sembra una sicurezza, che viene invece a mancare quando si parla di rinnovo dei contratti. A tal proposito il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha voluto rassicurare tutti confermando, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, di voler raggiungere un accordo con il Governo entro il 2024.
I 3,2 miliardi del decreto anticipi dovrebbero servire anche – e soprattutto – a finanziare i rinnovi dei contratti per una speciale categoria di dipendenti statali, ovvero quelli impiegati nella sanità. Le carenze nel personale sanitario e delle risorse per il loro mantenimento è oggetto di discussioni ormai da anni in Italia, dove il settore sanitario è stato fortemente trascurato. Purtroppo sembrerebbe che un rinnovo di tutti i contratti non è una prospettiva realistica: le risorse non sono sufficienti per arrivare ad un accordo che soddisfi entrambe le parti. Per questo motivo si è pensato almeno ad un piccolo aumento anticipato già nel mese di dicembre.
Aumento anticipato degli stipendi: cosa cambierà nella busta paga dei dipendenti pubblici
Il nuovo aumento dello stipendio funzionerà come il consueto aumento delle pensioni tramite il ricalcolo annuale, infatti anche le pensioni saranno interessate dal decreto anticipi, se pur in maniera leggermente differente. Il conguaglio delle pensioni per il 2024 si pensa potrebbe arrivare a più del 2% dato il picco di inflazione registrato negli ultimi mesi del 2023, ma uno 0,8% potrebbe essere anticipato a partire dal mese di novembre. Per i dipendenti del settore pubblico non sappiamo a quanto ammonterà l’aumento in busta paga, tuttavia sappiamo che il decreto confermerà il bonus dell’1,5% sulla retribuzione della tredicesima, una manovra che da sola costerà alle casse dello stato ben un miliardo di euro.
Il nuovo aumento degli stipendi è nato dal bisogno di una manovra puramente contabile: questi 3,2 miliardi saranno infatti contabilizzati nel 2023, scaricando così il carico del saldo contabile per il prossimo anno fiscale 2024, che per l’Italia sarà parecchio gravoso. Il Governo ha già infatti pensato a diverse manovre da mettere in atto per combattere l’inflazione e la povertà dilagante nel paese, manovre che richiedono lo stanziamento di cifre importanti. Intanto sembrerebbe che la formula dei bonus e aumenti una tantum sperimentata nel 2023 abbia funzionato e potrebbe essere rinnovata anche nel 2024.