La soglia dei livelli di smog ha toccato numeri altamente preoccupanti. Ecco i quartieri più a rischio e l’allarme lanciato dal Comune
Se il 2023 aveva fatto registrare numeri preoccupanti a Roma per lo smog, il nuovo anno è iniziato facendo crescere ulteriormente l’allarme. I valori segnalati in numerose zone della capitale, hanno portato il Campidoglio a regalare delle “indicazioni volontarie”: una serie di consigli su come comportarsi per evitare che la situazione degeneri. Inoltre è stata stilata anche una mappa delle vie con i tassi più alti di inquinamento.
Tre le stazioni di rilevamento che il primo gennaio del 2024, hanno fatto registrare valori superiori al limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10, le cosiddette polveri sottili: si tratta delle stazioni di Corso Francia, Tiburtina e Preneste. Ma anche gli altri quartieri non possono stare sereni al 100%. Le previsioni realizzate dall’Arpa Lazio infatti sono allarmanti: l’aria risulterà infatti scadente in numerosi luoghi della città.
Smog, la drammatica situazione nella capitale. I quartieri più a rischio
Soprattutto nel quadrante Nord (nei quartieri di Aurelio, Boccea, Fidene, Tufello, Nomentano, San Basilio, Tiburtino). Leggermente meglio, ma considerata ugualmente mediocre, la situazione nella zona a sud della città: soprattutto a Marconi, all’Eur, al Tuscolano, e a Centocelle. Per questa ragione il Campidoglio ha pubblicato una sorta di vademecum, con consigli rivolti ai cittadini. Il primo (e forse il più scontato) è l’invito alle persone più a rischio (bambini, donne in gravidanza, anziani, cardiopatici, e chi ha malattie respiratorie) a non esporsi alle alte concentrazioni di inquinanti. Il consiglio è quindi di starsene a casa. Di evitare di camminare nelle zone più inquinate e di evitare di stare a contatto con lo smog che attanaglia la città.
Paolo Gaetano Giacomelli, direttore del Dipartimento del ciclo dei rifiuti, prevenzione e risanamento degli inquinanti, ha poi aggiunto di sfruttare al massimo tutti i veicoli meno inquinanti (elettrici, o alimentati a metano). di spegnere il motore delle auto in sosta e di “limitare ulteriormente gli orari di accensione degli impianti termici e ridurre la temperatura massima degli edifici”. Tenere quindi i termosifoni e le caldaie al minimo (sfruttando le temperature che al momento sembrano clementi). Consigli che il Campidoglio ha definito come “indicazioni volontarie”, senza ricorrere ai tanto odiati blocchi del traffico, che in passato hanno portato disagi e problemi ai cittadini e alla circolazione.
In Italia oltre 66 mila morti evitabili
“L’inquinamento atmosferico fa male alla salute, ma non si ha una reale percezione di questo rischio”, ha dichiarato a Il Messaggero Prisco Piscitelli, medico epidemiologo, vicepresidente della Sima, la società italiana di medicina ambientale. “In Italia ci sono ancora 66 mila morti premature evitabili riducendo lo smog, come dimostra l’ultimo report annuale della qualità dell’aria dell’Agenzia europea per l’Ambiente. Si tratta di numeri da pandemia ogni anno. Soprattutto le grandi città come Roma soffrono di livelli di inquinamento atmosferico che impattano sulla salute della popolazione, in particolare di anziani, bambini e fragili perché affetti da malattie broncopolmonari”, prosegue l’esperto, che poi evidenzia le principali patologie che lo smog potrebbe causare alla salute. “Qualcuno potrebbe sorprendersi che il maggiore e immediato impatto dell’inquinamento atmosferico è sull’apparato cardiovascolare, verosimilmente per l’innesco di meccanismi infiammatori generalizzati a livello dei vasi sanguigni conseguente all’inalazione del particolato e delle sostanze che vi aderiscono – prosegue il vicepresidente di Sima – Infatti, lo studio europeo Escape (che ha coinvolto anche Roma e Torino) stima che per ogni aumento nella media annuale di esposizione a particolato (Pm10) di 10 microgrammi per metrocubo c’è un aumento del rischio di attacchi cardiaci del 12%”.
I cantieri, l’aumento dello smog e la decongestione del traffico
I cantieri non hanno aiutato in questo senso, causando ingorghi che hanno poi portato all’aumento di smog. Per questo motivo in questi giorni il Comune ha predisposto un aumento degli agenti della Polizia locale sulle strade principali. Per effettuare una sorta di “decongestione del traffico”. Tra le zone interessate, il Centro storico, via Acqua Bullicante, via di Portonaccio, viale Marconi, via Prenestina, via Magna Grecia, viale Libia, via Cipro, viale Trionfale, viale Togliatti, via Tuscolana, via Tiburtina.
Il rischio di attacchi cardiaci
Secondo il vice presidente della Sima, è l’aumento dei possibili attacchi cardiaci (stimati al 12% in più), il dato più preoccupante. “Un dato confermato ampiamente anche nello studio che venne condotto a Roma e che documentò un aumento del 10% del rischio di attacchi cardiaci per le esposizioni a lungo termine per aumenti di 10 microgrammi per metro cubo di Pm 2.5, oltre che per mortalità generale e cardio-respiratoria”. Nei giorni di maggiore smog, anche gli ospedali possono riempirsi, con problemi ancora più gravi. “Non si tratta solo di effetti da esposizione cronica – conclude Piscitelli – Nei giorni di picco delle polveri sottili è stato documentato un aumento del numero di accesso al pronto soccorso per infarti e ictus cerebrali”.