Shampoo e balsamo possono diventare pericolosi: come con ogni altro prodotto bisogna fare molta attenzione a questa data.
Molti penserebbero che trattandosi di un prodotto di fatto non fresco e quindi non commestibile, non ci siano problemi nell’utilizzarlo oltre una certa data. In tanti impiegano i cosmetici anche una volta che sono scaduti, talvolta nemmeno conoscono la scadenza effettiva d’uso del prodotto in questione.
In realtà non solo detergenti per capelli ma qualunque cosmetico ha una data “finale”, entro cui il prodotto va utilizzato oppure gettato. Ovviamente i problemi maggiori sono quando la confezione è stata aperta, ma anche se questo non viene di fatto consumato e quindi potrebbe sembrare che non vi siano pericoli ingenti, può diventare rischioso.
Shampoo e balsamo scaduti: cosa succede dopo quella data
Il produttore garantisce fino a quella data, perciò si trova la scadenza. Oltre quella stampata potrebbero subentrare alterazioni, andando a invalidare l’uso ma anche a creare problemi severi, come reazioni allergiche. Questo perché non si sa mai come possano reagire degli ingredienti a lungo termine. Questi prodotti durano almeno sei mesi, quindi in generale sicuramente non ci sono problemi. Anche facendo lo shampoo su un capello corto e consumando poco prodotto, sarà finito entro tale data.
Ovviamente se invece la data è più breve, vuol dire che il problema non è del produttore, ma del venditore che potrebbe avere quei cosmetici ormai da tempo in negozio. E quindi è sempre consigliabile di leggere la data di scadenza prima di comprare un prodotto e non dopo. Sull’etichetta o la confezione, solitamente, questa viene indicata sul bordo e in modo che sia ben visibile. Oppure tipicamente c’è la data PAO ovvero quanto dura dopo il periodo di apertura. Questa viene identificata con 6M, 12M e così via. La M sta per mesi e chiarisce quanto tempo dopo l’uso si può continuare ad impiegare.
Raramente shampoo e balsamo subiscono alterazioni tali da essere pericolosi ma può accadere, soprattutto perché – spiegano i dermatologi – la formula non è stabile, può generarsi muffa o dare eruzione cutanea. La dermatite da contatto non è così insolita in questi casi quindi la cosa migliore da fare è sicuramente evitare di impiegarli sulla propria cute. Se proprio si è comprato un prodotto a breve scadenza, basta riportarlo al venditore ancora chiuso per farlo sostituire con uno dalla scadenza a lungo termine. Se invece è un prodotto che ha una scadenza breve dopo l’apertura per sua conformazione, è giusto rispettarla.