Se un erede non vuole dividere è un enorme problema: cosa dice la legge

L’eredità può essere divisa con o senza testamento. Ma cosa succede se un erede non vuole dividere l’eredità? Ecco cosa dice la legge.

Il parente defunto può lasciare il proprio testamento in cui dichiara come vuole dividere fra i successori il suo patrimonio ereditario. Ma quando il testamento non c’è, si passa alla cosiddetta comunione ereditaria, dove a ciascun erede spetta una parte dell’eredità.

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Il caso più comune è quello in cui viene lasciato in eredità dal parente defunto un immobile. Allora questo verrà ereditato da più persone e ogni coerede possederà una quota dell’intero immobile e potrà utilizzarlo nella sua parte, senza negare l’utilizzo agli altri. Ma cosa succede se un erede non vuole dividere la sua eredità? Ecco cosa dice la legge.

Cosa succede se un erede non vuole dividere la sua eredità?

Supponiamo che il parente defunto abbia lasciato in eredità un immobile. Questo verrà ereditato dai coeredi in parti uguali e ognuno potrà utilizzarlo nella sua parte.

Eredità: cosa succede se un erede non vuole dividere
Cosa succede se un erede non vuole dividere l’eredità – roma.cityrumors.it

Può succedere però che un erede non voglia dividere i beni su cui sussiste la comunione ereditaria. Questo è quello che succede: il coerede vuole vendere la propria quota ideale dell’immobile e può farlo senza il consenso degli altri eredi ma rispettando il diritto di prelazione, cioè deve prima notificare agli altri coeredi il prezzo al quale vorrebbe vendere la sua quota.

Passati due mesi senza esercitare il loro diritto di prelazione, il coerede può vendere liberamente a terzi la sua quota, purché alle stesse condizioni contrattuali proposte in precedenza ai coeredi. Se invece si vuole vendere l’intero immobile, c’è bisogno del consenso di tutti i coeredi. Anche un solo erede in disaccordo può impedire la vendita. In questo caso ci si può rivolgere al giudice così da procedere alla divisione ereditaria. In pratica il giudice verifica se l’immobile può essere diviso in parti uguali rispetto alle quote possedute da ciascun coerede.

Se l’appartamento è piccolo e non si può dividere, il giudice può assegnare l’immobile ad un erede che è disposto a pagare agli altri il valore delle loro quote. Ci sono poi altri casi: 

  • Se ci sono più richieste, il giudice darà priorità probabilmente all’erede che viveva nell’immobile prima della divisione, anche se questi ha una quota minore
  • Se l’immobile è disabitato, il giudice preferirà l’erede con la quota maggiore
  • Se nessuno degli eredi vuole o può acquistare l’intero immobile, il giudice lo metterà all’asta e il ricavato verrà diviso fra le parti

Dunque se i coeredi trovano un accordo, è possibile procedere alla vendita dell’immobile ma se anche uno solo di loro si oppone, tramite il giudice si può trovare una risoluzione.

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