Se ti arriva questo messaggio, non rispondere: è una truffa!

Nel Lazio si sono moltiplicati i casi di una truffa che viene generalmente realizzata ai danni di anziani e fragili: i truffatori inviano un messaggio preciso, che crea ansia e preoccupazione

Una nuova truffa sta prendendo piede nel Lazio. E si tratta di un ingegnoso modo per sottrarre denaro a persone ignare di essere finite nel mirino di truffatori senza scrupoli. Tutto è partito da Fiumicino, dove sono state registrate le prime denunce. Poi, nel giro di pochi giorni, lo stesso modus operandi è stato ripetuto in altre cittadine della regione. Alle vittime arriva generalmente un messaggio di testo, che porta le persone a contattare i malviventi e, il più delle volte, a commettere degli errori dei quali si pentono.

La truffa del messaggio sta spopolando nel Lazio – Roma.Cityrumors.it

Una delle mosse che i truffatori cercano sempre di realizzare è quella di fingersi un parente stretto delle vittime. Un figlio, un nipote, un amico del proprio figlio: il modus operandi è piuttosto chiaro. Tentano spesso di sfruttare la buona fede degli anziani e le loro preoccupazioni. Metterli in ansia fingendo che ci sia un pericolo imminente: “Nonna, ho bisogno di soldi”, dicono in modo subdolo e senza scrupoli. “Suo nipote è nei guai con la legge”. Parole diverse, ma stesso obiettivo: la volontà di spaventare gli anziani e provare ad estorcergli soldi, oro o gioielli. Sono spesso le persone fragili ad essere vittime di truffe, che perdono tutto perché preoccupate per i loro famigliari. Spesso consegnano tutto quello che hanno in casa.

I contenuti di questi messaggi sono spesso allarmanti e drammatici: “Tuo figlio ha avuto un incidente” oppure “Tuo figlio è stato rapito”, seguiti da richieste di riscatto o di denaro per presunti danni o cure mediche. Queste comunicazioni mirano chiaramente a sfruttare l’ansia e la preoccupazione di un genitore, facendo leva sui suoi sentimenti più profondi e sulla sua naturale esigenza di proteggere il proprio figlio.

La truffa del messaggio: “Mi è caduto il telefono in acqua”

La nuova truffa, che si sta sviluppando in modo clamoroso sul litorale laziale, prevede l’invio di un messaggio di testo. Parole che portano le vittime ad allarmarsi: Mamma, ho lasciato cadere il telefono in acqua e ora non funziona. Ho un nuovo numero, puoi scrivermi un messaggio?”. Oppure… “Mamma mi si è rotto il telefono, ne ho comprato un altro e ho un nuovo numero, puoi scrivermi su WhatsApp?”. Parole che portano i genitori a chiamare immediatamente il numero segnalato e mettersi in contatto con i truffatori. Da lì parte (generalmente) la richiesta di denaro. 

Il messaggio che viene inviato ai cellulari di genitori ignari e che è un truffa – Roma.Cityrumors.it

Gli errori da non commettere

Per evitare di essere vittima di truffe, è fondamentale mantenere la calma e non farsi prendere dal panico in situazioni simili. È importante cercare di contattare personalmente il proprio caro (figlio, figlia, nipote, ecc.) per verificare direttamente se la richiesta di aiuto o di denaro sia vera e legittima. Spesso i truffatori sfruttano la preoccupazione e la vulnerabilità delle persone, in particolare degli anziani, per portare a termine i loro loschi piani. A tal proposito, è cruciale sensibilizzare maggiormente la popolazione, soprattutto le fasce più anziane, sui modus operandi delle truffe più comuni e su come riconoscerle e contrastarle. Che si tratti di una telefonata, di un messaggio o di qualsiasi altra forma di contatto, purtroppo episodi del genere sono all’ordine del giorno. È quindi fondamentale che chiunque venga a conoscenza di tali situazioni le segnali prontamente alle autorità competenti, in modo da poter contrastare efficacemente questo fenomeno criminale. Solo mantenendo alta l’attenzione e la consapevolezza su questo tipo di problematiche, e collaborando attivamente con le forze dell’ordine, sarà possibile arginare il dilagare delle truffe ai danni di persone indifese e indurre i malfattori a desistere dai loro atti illeciti. È un impegno che riguarda l’intera comunità, per tutelare i più vulnerabili e garantire la sicurezza di tutti.

 

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