Moltissime persone, nel mondo, soffrono di problemi alla tiroide: questa piccola ghiandola è fondamentale per il nostro benessere.
I problemi alla tiroide sono condizioni comuni che possono influenzare significativamente la qualità della vita delle persone. Trattandosi di una ghiandola molto importante per tutto il funzionamento del nostro organismo, i problemi alla tiroide possono essere individuati se prestiamo attenzione. Ecco, allora, i disturbi più comuni.
La tiroide, una piccola ghiandola a forma di farfalla situata alla base del collo, svolge un ruolo cruciale nella regolazione del metabolismo, della crescita e dello sviluppo. Da questo si capisce bene l’importanza di questa parte interna al nostro corpo, inversamente proporzionale alla sua grandezza.
I disturbi autoimmuni sono una delle cause più comuni di disfunzioni tiroidee, ma anche la carenza dello iodio, minerale essenziale per tutti noi, può causare problemi alla tiroide. Molto gioca anche la predisposizione genetica e la storia familiare.
Stando alle stime fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono un miliardo di persone al mondo i soggetti colpiti da disfunzioni tiroidee. Ovviamente, come sempre accade quando parliamo di salute e benessere, esortiamo a un confronto con un medico o uno specialista, uniche figure che possono individuare correttamente eventuali disfunzioni e dirci come intervenire.
I disturbi più comuni dei problemi alla tiroide
Il primo disturbo di cui parliamo è l’ipotiroidismo che si verifica quando la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei. Tra i sintomi più comuni annoveriamo: affaticamento, aumento di peso, depressione, pelle secca, intolleranza al freddo, costipazione e perdita di capelli. All’opposto, ma non meno degno di attenzione è l’ipertiroidismo, quando, cioè, la tiroide produce troppi ormoni.
Tra i sintomi comuni: perdita di peso inspiegabile, nervosismo e irritabilità, sudorazione eccessiva, tremori, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al caldo, difficoltà a dormire. Particolare importanza, poi, va data ai noduli tiroidei che sono escrescenze che si formano sulla tiroide. La maggior parte di essi è benigna, ma alcuni possono essere cancerosi o causare disfunzioni tiroidee.
Li possiamo riconoscere dalla difficoltà a deglutire o dai cambiamenti nella voce, ma spesso sono visibili anche al tatto, con una autopalpazione. Dunque, ritorniamo, all’inizio sull’esigenza di non sottovalutare e di far scattare i controlli. I medici utilizzano vari metodi per diagnosticare le disfunzioni tiroidee, tra cui esami del sangue per misurare i livelli di ormoni tiroidei (TSH, T3, T4), ecografie e, in alcuni casi, biopsie.