Se hai davanti un risotto quale posata usi? Tutti commettono un grave errore: cosa dice il galateo

Quale posata utilizzare di fronte a un piatto di risotto? In molti commettono un grave errore, trascurando il galateo che suggerisce un gesto tanto sottile quanto importante.

Il risotto, gioiello della tavola nostrana, incanta con la sua cremosità: invitante ed elegante, è una vera e propria magia culinaria. Questa prelibatezza diventa protagonista indiscussa nell’esperienza dei turisti, ma agli italiani, custodi delle tradizioni gastronomiche, non sfugge la domanda cruciale: con quale utensile degustare questo capolavoro?

Quale posata per gustare al meglio il risotto?
Tra forchetta e cucchiaio: il dilemma del risotto nella tavola italiana – Roma.Cityrumors.it

Mentre la maggior parte degli italiani si avventura nella degustazione del risotto armati di forchetta, esistono regioni, come la Campania, che impongono il cucchiaio come alleato prediletto. Una questione di comodità e consuetudini locali, ma come orientarsi in questa scelta?

Forchetta o cucchiaio: quali posate usare per il risotto? Cosa dice il galateo

Nel vasto mondo delle buone maniere a tavola, dove spesso le regole sono sommesse e mai scritte, l’Accademia Italiana di Galateo svolge un ruolo di guida. Secondo gli esperti, mangiare il risotto con la forchetta è il modo corretto di affrontare la pietanza, equiparandolo alla pasta. Suggeriscono addirittura l’utilizzo di una posata “dedicata”, riservata esclusivamente a questa delizia, estendendo il consiglio a tutte le preparazioni a base di riso che fungono da portata principale, come un’elegante insalata di riso.

Galateo a tavola: l'arte di scegliere tra forchetta e cucchiaio con il risotto
Secondo il galateo, usare la forchetta sarebbe la migliore opzione per mangiare il risotto – Roma.Cityrumors.it

Tuttavia, come in molte regole galanti, c’è sempre un’eccezione: se il riso è ingrediente di una minestra, il cucchiaio può farsi spazio. Queste direttive, chiaramente, sono pensate per occasioni formali, laddove il galateo assume un ruolo di guida nell’arte di mangiare. A casa, tra familiari o amici, la libertà di gustare il risotto con l’utensile che si preferisce regna sovrana.

Ma non è tutto: un altro aspetto spesso trascurato è quello di non “allargare il riso nel piatto”. Spesso, erroneamente, si scorre in questa pratica nella speranza di far raffreddare più velocemente il piatto. Un gesto che va contro le regole del galateo e, cosa ancora più importante, compromette l’esperienza gustativa.

Allargare il riso crea uno sbilanciamento termico nel piatto: la parte esterna si raffredda troppo rapidamente, mentre quella interna mantiene la sua irresistibile calura. In conclusione scegliere tra forchetta e cucchiaio diventa un’arte, una forma di rispetto per la tradizione, un modo di apprezzare appieno questa creazione gastronomica che incarna l’anima della cucina italiana.

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