Sono diversi i tentativi che si adottano per dimagrire: per esempio alcuni saltano la cena, funzionerà davvero? Ecco la verità.
Anche se l’estate è ormai passata da un pezzo c’è ancora tanta gente che non vuole rovinarsi la linea o comunque ha voglia di dimagrire in vista delle vacanze invernali.
Di metodi per perdere peso ce ne sono davvero a bizzeffe, sia scritti su internet che esplicitati da esperti del nutrizionismo, ma molte persone stanno adottando una soluzione che spesso viene considerata dannosa: saltare la cena.
Saltare qualsiasi pasto della giornata non è visto di buon occhio a livello universale e generalmente un buon modo per dimagrire viene considerato solo il mangiare sano e con quantità limitate.
Questo però non vuol dire che saltare la cena non possa portare benefici alla salute e non possa far perdere peso nel lungo periodo: i nutrizionisti ed esperti del settore ne hanno parlato spesso e questa è la verità.
Digiuno a cena: aiuta davvero a dimagrire? Tutta la verità
Si è parlato tanto nell’ultimo periodo di digiuno intermittente, ovvero una sorta di pratica riguardo la dieta che consiste nel concentrare i pasti soltanto in una fetta della giornata e di conseguenza non mangiare nulla il resto delle ore.
Esistono diversi tipi di digiuno intermittente a seconda delle esigenze o a seconda della scelta dei nutrizionisti rispetto al fabbisogno calorico di una persona, ma uno dei più comuni e praticati è quello che consiste nel mangiare solo dalle 6 alle 15.
In poche parole questo stile di vita consiste nel concentrare i propri pasti solo in queste 9 ore per poi stare in totale digiuno nelle successive 15 considerando che ci sono di mezzo anche diverse ore di sonno. Dunque si farebbe un’abbondante colazione, il pranzo tra le 12 e le 13 e poi uno spuntino saltando completamente la cena.
Per quanto possa sembrare assurda l’idea di smettere di mangiare alle 15 di ogni giorno e di riprendere soltanto alle 6 del giorno dopo in realtà, secondo molti nutrizionisti, potrebbe davvero aiutare il corpo a perdere peso. Questo perché digiunare a cena aiuterebbe l’organismo a controllare meglio i livelli di glicemia nel sangue, l’appetito, la resistenza all’insulina e anche la fertilità.
Mangiare solo in un lasso di tempo determinato in giornata, inoltre, ci farebbe avvicinare di più a come i nostri antenati razionavano il cibo che avevano a disposizione, riducendo drasticamente il rischio di obesità. Questo perché è stato appurato che gli snack mangiati nel corso di 24 ore di giornata aumenterebbero del 57% il rischio di obesità e di tutte le sue conseguenze.