La tendenza è in costante aumento. Nella capitale e nelle zone limitrofe si rischia di arrivare ad una media di un morto al giorno per incidenti stradali
Nonostante le campagne di sensibilizzazione lanciate dal Campidoglio e dalla Regione e i dossier che quotidiani, siti di informazione e giornali locali e nazionali stanno lanciando da tempo, i numeri delle vittime a causa di incidenti stradali a Roma e nel Lazio, continuano a salire. Ed il trend, purtroppo, sembra essere in costante crescita. Nell’ultimo week end e all’inizio di questa settimana, si sono registrati altri incidenti mortali, che hanno fatto schizzare in alto la statistica.
Nei primi 288 giorni, si sono registrati infatti 150 morti. Uno ogni due giorni, con una tendenza che fa salire la media, facendole sfiorare quella di uno ogni giorno. Un trend che riporta indietro nel tempo, ai primi anni duemila, quando nella capitale e in provincia si registrava un’emergenza simile. Al momento sembrano cadere nel vuoto gli appelli alla prudenza e all’attenzione, così come la mobilitazione delle istituzioni, spesso in prima linea nelle raccomandazioni e nella diffusione di messaggi che invocano prudenza.
Dati in costante aumento: sfiorato un morto al giorno
Le stragi si moltiplicano: nella capitale e fuori Roma. Dal 5 ottobre scorso si sono registrate ben 10 vittime in 11 giorni. Una media impressionante, spaventosa. Secondo l’ Automobil Club della Capitale, a Roma, nello scorso anno si sono registrate 150 vittime. “I dati sull’incidentalità – spiega la presidente Giuseppina Fusco – restituiscono un quadro allarmante del fenomeno, con la crescita generalizzata del numero di incidenti, feriti e vittime della strada, che interessa tutte le categorie di utenti. Purtroppo addolora constatare il sensibile incremento delle vittime tra i giovani. La crescente esposizione al rischio di incidentalità delle nuove generazioni impone l’adozione di politiche di informazione e formazione mirate”. Per l’Aci Roma in tutto il 2022 ci sono stati oltre 13 mila incidenti con 16.618 feriti. Più del 2021 e del 2020, anni di pandemia, ma anche del 2019. Il 2023 andrà purtroppo anche peggio.
Tre morti nel corso dell’ultimo week end
Basta verificare i dati dello scorso del week end, per rendersi conto della situazione. A Roma ed in provincia hanno perso la vita tre persone: un pedone, un automobilista ed un centauro. Sabato notte un pedone di origine bulgara di 42 anni è stato colpito (mentre camminava sul ciglio della strada) con violenza sulla via Anagnina, nella zona di Grottaferatta da un 62enne che guidava una Fiat Cinquecento, che ora risulta indagato per omicidio stradale colposo. “Era buio, non l’ho proprio visto”, avrebbe cercato di spiegare l’uomo, he è stato sottoposto al drug e all’alcol test al Nuovo ospedale dei Castelli di Ariccia. Sabato a Lanuvio ha invece perso la vita Alessandra Tortomasi, un’insegnante di 41 anni che guidava una Fiat Cinquecento. Durante il viaggio ha perso il controllo della sua autovettura che, per cause ancora da verificare, ha iniziato a sbandare ed ha chiuso la sua corsa su un palo della luce. La donna è stat asbalzata fuori dalla vettura ed è morta durante il trasporto in ospedale. A Guidonia invece (nel borgo di Marcellina), ha perso la vita Giacomo Pollino, 37enne morto in moto nel pomeriggio di venerdì scorso su via Maremmana inferiore, una delle strade considerate più pericolose nell’hinterland romano: il centauro ha perso il controllo della moto, una Yamaha R1, senza il coinvolgimento di altri veicoli e si è schiantato contro il guard-rail: un impatto molto violento che ha fatto finire il motociclista in una cunetta.
Patanè e l’obiettivo di azzerare la mortalità
Alle luce dei recenti numeri, sembra davvero utopistico l’obiettivo lanciato dal Comune alla fine di agosto, quando l’assessore alla Mobilità Patanè parlo dell’azzeramento della mortalità sulle strade romane entro il 2050. “E’ già partito il piano per la mobilità che azzererà la mortalità stradale nella Capitale entro il 2050. Il problema della sicurezza stradale va affrontato a 360gradi, partendo dall’educazione stradale ai più giovani fino alla realizzazione di piani per la mobilità che con il mio Assessorato già abbiamo messo in campo”, disse, spiegando che attraverso la pedonalizzazione di varie strade, sarebbero diminuite le vittime. “Nella Capitale – dichiarò l’Assessore – circolano ogni giorno una media di 1.000.000 di veicoli, senza contare quelli che sono parcheggiati e molti dei quali coprono la segnaletica stradale. La pedonalizzazione di alcune aree farà diminuire il numero dei pedoni vengono investiti mortalmente che costituiscono il 35% del totale medio delle vittime sulle strade di Roma”.