Roma, insorge il “girone dei bloccati”: tutti contro l’Atac

Da mesi insorge una protesta che ha visto numerosi cittadini romani unirsi contro l’Atac. Tanti i “bloccati” che stanno insorgendo contro l’azienda dei trasporti pubblici

Non bastavano i ritardi, le attese, le corse cancellate e i numerosi disagi che da anni i romani lamentano quando si trovano a muoversi con i mezzi pubblici. Da un pò di tempo a questa parte infatti, i cittadini della capitale hanno iniziato a protestare nei confronti dell’Atac, anche per un atteggiamento ed una presa di posizione che l’azienda dei trasporti romani, ha preso sui social network.

Migliaia di romani sono entrati in conflitto con l’Atac. ecco il motivo – Roma.Cityrumors.it

Numerosi romani sono finiti infatti nel cosiddetto “girone dei bloccati” dall’Atac. Chi ne è entrato a fare parte, non può più muoversi sui profili social della municipalizzata dei trasporti, non riuscendo più ad avere informazioni utili per la viabilità. Sono centinaia di migliaia, gli estromessi  dal canale InfoAtac, molto utilizzato sul web. Un profilo che informa la cittadinanza su ritardi delle corse, spostamenti, deviazioni e tutte le news necessarie per chi (con tanta pazienza) si trova quotidianamente a prendere i mezzi pubblici a Roma.

“InfoAtac ti ha bloccato? Anche tu non riesci ad accedere ai servizi online?”. Il tam tam sui social è diventato quasi virale, tanto da portare numerosi romani a lanciare delle iniziative: una sorta di riunione per ritrovare l’accesso ai canali social. “Facciamoci sentire”, è l’appello lanciato  dall’associazione TuTrap (guidata da Don Ugo Quinzi, prete pasionario dei trasporti della città e Carla Brandolini) per la tutela del trasporto pubblico che è stato ripreso da numerose pagine social , attente a ciò che accade sui bus e sulla metro nella capitale, e da diversi siti internet.

Carla Brandolini ha invitato tutte le persone bannate dall’Atac, a farsi sentire, lanciando un messaggio a chi “è stato impedito di seguire infoatac e di visualizzare i post”. Atac ha spiegato in passato che ha attuato rigide misure nei confronti di chi insulta o scrive offese sui social, bloccando immediatamente i profili. Ma molto spesso, come hanno evidenziato numerosi romani, a finire sotto le forche caudine della censura, sono finiti anche dei cittadini che semplicemente manifestavano il loro disappunto per aver vissuto situazioni poco piacevoli.

Le proteste e la reazione dell’Atac

Il canale InfoAtac al centro delle polemiche – Roma.Cityrumors.it

“E’ possibile – ribadisce Carla Brandolini –  che alcuni utenti siano stati bloccati per i toni un po’ troppo accesi verso l’Azienda. Ma non viene però messa in conto l’esasperazione degli utenti per un servizio che funziona malissimo da anni e che umilia ogni giorno chi decide (o chi non ha scelta), di spostarsi in maniera sostenibile utilizzando i mezzi pubblici di trasporto -, ma la maggior parte ha scoperto di essere stata bloccata in modo del tutto arbitrario e improvvisamente (tant’è che molti ancora si chiedono il perché: che hanno fatto di così grave?)”. A queste persone si chiede di contattare l’associazione per unirsi in “un’azione comune che sblocchi, è il caso di dire, definitivamente questa sgradevole situazione”. Atac ha spiegato che ad essere bloccati sono solo utenti che violano la social media policy (che si trova sul sito) e che è possibile recepire tutte le info, sul sito ufficiale dell’azienda e attraverso il nuovo canale whatsapp

 

 

 

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