Roma, è caccia alla “scroccona seriale”. I ristoratori: “Mangia e non paga da anni”

Una donna di 50 anni, di origini svedese, si presenta nei locali migliori e ogni volta accampa scuse per non pagare: ecco le più assurde

I ristoratori del quartiere Flaminio, l’hanno ormai ribattezzata “la scroccona seriale”. La donna si presenta nei migliori locali del centro città: ordina pranzi e cene costosi, accompagnandoli con vini pregiati e non bada a spese. Tanto al momento del conto, riesce sempre a dileguarsi e ad evitare di pagare, accampando delle scuse incredibili. Ma se qualcuno, in buona fede, ha creduto ai suoi racconti, ci sono tanti altri responsabili di locali che hanno agito in modo diverso: denunciandola alle forze dell’ordine.

A Roma esiste una donna che da anni mangia e beve nei ristoranti senza pagare – Roma.Cityrumors.it

La donna è ormai conosciuta in diversi ristoranti. E’ una svedese, di circa 50 anni e quando (spesso) le viene chiesto un documento di identità (da parte delle forze di polizia chiamate dai ristoratori o da parte degli stessi proprietari dei ristiranti) sfoggia una carta d’identità che la identifica come Sofia Maria Larrson. Il suo modus operandi è ormai diventato famoso: si presenta nei locali (solitamente ben vestita), parla con i proprietari millantando conoscenze altolocate, mangia e beve a volontà scegliendo dal menù i cibi più gustosi e poi, al momento del conto accampa sempre la stessa scusa.

Le scuse con i ristoratori: l’eredità bloccata

La signora parla di un problema di eredità, di un complotto architettato dai suoi parenti svedesi che le hanno bloccato i conti, ma si dice convinta che nel giro di un paio di giorni la sua situazione si sbloccherà. E che potrà quindi saldare il suo debito. Alcuni le hanno creduto…altri hanno preferito denunciarla. La signora ha alle sue spalle almeno una ventina di denunce: da Roma a Firenze, fino a Torino: dal 2019 ad oggi ha consumato un numero clamoroso di pasti, senza pagare. L’ultima sua prodezza è stata raccontata dalla titolare di un ristorante romano in via del Vignola. Il 29 novembre scorso “la scroccona” si è presentata di fronte alla signora Tiziana Dazzi, gestore del Tiz, Cucina e Sofà.

“La signora è entrata come una cliente qualsiasi, si è seduta, e ha ordinato antipasto, primo, tre calici di vino, il dolce e due amari. Ha consumato il suo pasto tranquillamente e poi al momento del pagamento ha presentato un suo documento e un foglio in cui dice di essere in difficoltà” Il foglio consiste in una mail stampata in inglese, in cui Sofia Maria Larsson  parla di una iniziativa discriminatoria con cui suo fratello (Anders) e il loro avvocato specializzato in beni immobiliari Sven Olsson tengono bloccata la sua quota patrimoniale. “Per qualsiasi dubbio, chiamate l’ambasciata svedese”, conclude la donna. “In questo periodo sono tante le persone realmente in difficoltà che si presentano alla nostra porta e che decidiamo di aiutare con un pasto caldo. Al contrario, con queste modalità ci sentiamo indifesi e truffati”, prosegue la proprietaria del ristorante al Corriere della Sera. 

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I Carabinieri sono intervenuti. La donna aveva già accumulato oltre 20 denunce –  Roma.cityrumors.it

Da Firenze a Torino: le denunce accumulate

Oltre venti le denunce presentate nei confronti della 50enne svedese nel corso degli ultimi anni. Nel 2023 il primo a presentarsi ai Carabinieri fu il proprietario del ristorante “Marzapane”. “Era da sola, sembrava una normale turista. Ha ordinato un intero menù degustazione e una bottiglia di vino: 130 euro. Quando le ho presentato il conto mi ha detto, in un italiano stentato, che stava aspettando dei soldi dal suo avvocato e che mi avrebbe fatto un bonifico il giorno dopo. Ha iniziato a inventare cose, ad esempio che abitava ai Parioli”, dichiara il titolare Mario Sansone, che in quell’occasione ha subito allertato i carabinieri.

“La sorpresa, in caserma, è stata scoprire che aveva altre 22 denunce a suo carico per lo stesso motivo. E non solo a Roma: Torino, Firenze… Nel 2021 ha ricevuto una sanzione di allontanamento da Siena per tre anni. Eppure a distanza di tre mesi dalla mia denuncia, ho ricevuto la lettera con cui il tribunale mi comunicava che il caso era stato archiviato”.  I ristoratori del centro città stanno spargendo la voce, cercando di aiutarsi tra di loro. La foto della donna compare in numerose bacheche Facebook e in diversi locali del centro città. “Ma continua a girare ancora indisturbata”, segnalano molti responsabili dei ristoranti. “Fino a quando nessuno prenderà dei veri provvedimenti nei suoi confronti questa signora continuerà ancora a mangiare a scrocco”.

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