Roma è bloccata dal traffico? Il Comune pensa allo Smart Working

I cantieri per i lavori in vista del Giubileo del 2025 stanno paralizzando la città. Code infinite sulle principali arterie. La soluzione del Campidoglio? Ripristinare lo Smart Working

Code infinite a Piazza Pia a causa dei cantieri iniziati alla fine di agosto; lunghe file a Piazza Venezia dopo l’inizio dei lavori che porteranno alla realizzazione della nuova struttura della Metro C, e tanti altri disagi che si registrano quotidianamente nelle zone centrali della capitale. Per gli automobilisti romani circolare per le vie della città sta diventando una sorta di piccola, grande impresa. Da giorni Roma è un cantiere a cielo aperto, a causa dei lavori organizzati in vista del Giubileo del 2025, che stanno paralizzando il traffico.

Il Campidoglio si è riunito nel pomeriggio per discutere sulla situazione del traffico intorno al cantiere della stazione Metro C di Piazza Venezia. Alla luce delle difficoltà riscontrate in questi giorni il tavolo ha analizzato alcune ipotesi per apportare una serie di misure correttive sulla viabilità della Piazza che potrebbero entrare in vigore già nei prossimi giorni.

A Roma potrebbe tornare lo smart working, per cercare di alleviare i problemi legati al traffico – Roma.Cityrumors.it

Molti chiedono al Campidoglio di trovare una soluzione immediata, che riesca a risolvere la situazione e impedisca a migliaia e migliaia di persone di rimanere impantanate ore e ore nel traffico cittadino. Alle tante domande dei romani, il Comune sembra aver trovato una risposta. Blocco dei lavori? Strade alternative? Rafforzamento dei mezzi pubblici? Macchè! I responsabili comunali sembrano orientati ad una soluzione già testata in passato e che permetterebbe a molti lavoratori di evitare di restare ore nel traffico: un bello smart working!

Si, avete capito bene: tornare a far lavorare dalla propria abitazione migliaia di romani, rappresenta per il Campidoglio la soluzione al traffico che in questi giorni sta paralizzando la città, creando innumerevoli disagi. Un idea nata per provare ad alleviare il traffico cittadino che, alla luce dei lavori per il Giubileo, sta diventando quasi insostenibile. Tra le ipotesi valutate con attenzione dal Comune c’è l’ampliamento dello smart working. Una soluzione alla quale il governo cittadino (e nazionale) si è affidato nei giorni più difficili della pandemia e che ha portato a risultati tangibili. Se durante i mesi in cui i contagi erano alle stelle il traffico era inesistente, perchè non provare ad ottenere lo stesso risultato ora?

L’idea è nata alla luce dei dati sui dipendenti pubblici che, secondo il Campidoglio, sarebbero circa 80.000. Ridurre il loro impatto potrebbe essere il primo punto da cui ripartite, secondo quanto annunciato  dall’assessora ai Lavori pubblici di Roma Capitale Ornella Segnalini, a margine del ‘Festival della Diplomazia, II Italian Water Dialogue: Blue economy and Hydrodiplomacy’, in corso a Palazzo Valentini. “Ai cittadini possiamo dire che stiamo pensando di adottare differenti misure che non siano soltanto fare i cantieri di notte, come nel caso di quelli stradali, non soltanto chiedere ai gestori delle reti di sotto servizi di lavorare di notte”, ha dichiarato.

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A Roma sta diventando sempre più complicato riuscire a circolare. Motivo per il quale la giunta starebbe pensando allo smart working per i dipendenti pubblici (romacityrumors.it)

E su questo “abbiamo già pronta una memoria di giunta che renderà obbligatorio l’intervento di notte a tutti i gestori, come Ital Gas o Acea ha spiegato Segnalini – Ma stiamo pensando ad ulteriori misure sulle quali vorrei confrontarmi anche con il sindaco, commissario al Giubileo, Gualtieri. Quali? L’utilizzo di sistemi intelligenti anche per governare le varie zone dove si creano code. E pensare a sistemi di ricorso a smart working più ampliato”,  ha confermato. L’assessora pensa ai tanti lavoratori pubblici. “Solo i dipendenti del Comune sono 24 mila ma se pensiamo a tutti quelli che si spostano nell’amministrazione pubblica, parliamo di 80 mila persone”.

Lo Smart Working potrebbe quindi essere un’idea da tenere in considerazione e sulla quale lavorare con attenzione. “Un’ipotesi che stiamo ancora valutando – ha precisato l’assessora -, ma se noi riuscissimo in qualche maniera a ridurre l’afflusso che si concentra nelle ore della mattinata, una serie di problemi saranno sicuramente, se non risolti, quantomeno alleviati”. L’assessora ha quindi ribadito ciò che era stato sottolineato dal Campidoglio: Quello della metro C “è un cantiere super necessario. Se non vogliamo il traffico dobbiamo realizzare sistemi di trasporto in sotterraneo”, ha detto Segnalini.

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