Roma, cos’è la ‘tassa sul frigo’ che preoccupa i clienti: cosa fare per evitare di spendere di più

Ennesimo rincaro che andrà a svuotare le tasche dei cittadini della Capitale, qualcuno si è organizzato per scongiurare il peggio

Prima solamente in qualche supermercato, poi le testimonianze si sono moltiplicate. Ora pare che in gran parte di Roma si sia diffusa la pratica che comporterà ulteriori spese per gli abitanti della città. Un ulteriore rincaro che andrà a pesare su una situazione economica già particolarmente complicata.

Arriva la frigo tax anche a Roma, cos'è e come evitarla
I consumatori furiosi nella Capitale, è arrivata anche a Roma la frigo tax – roma.cityrumors.it

A riportarlo è il Corriere, nei giorni scorsi infatti qualche consumatore uscito per le compere quotidiane è rientrato a casa con svariati centesimi in meno. Qualche caso isolato all’inizio, a oggi quasi una routine che potrebbe essere confermata anche in futuro. E chi chiede spiegazioni si sente rispondere che la colpa è della guerra in Ucraina, dell’inflazione.

L’imposta che ha fatto infuriare i cittadini di Roma, cos’è la frigo tax

È la cosiddetta tassa sui frigo o meglio la frigo tax, questo il nome affibbiato dai giornali. Una novità che ha sconvolto i cittadini, piegati da un aumento dei prezzi che non si è arrestato da diversi mesi a questa parte.

Tassa sul frigo a Roma, come funziona e a quanto ammonta
Per l’acquisto di bevande fredde nei supermercati di Roma viene fatta pagare una tassa – roma.cityrumors.it

Una voce innocua sullo scontrino che sarà sicuramente passata inosservata ai più eppure eccola lì: “Aggiunta frigo”. La misteriosa dicitura ha trovato spiegazione nelle ultime ore, anche a Roma si è cominciato a tassare il raffreddamento dei prodotti in vendita. Almeno per il momento, l’imposta rimane legata alle bevande – acqua, birre, bibite gassate e succhi.

Ha anche un nome la nuova imposta, frigo tax, e le cause della sua nascita sarebbero da rintracciare sia nel conflitto in Ucraina sia nell’inflazione ormai dilagante, questo è quello che dicono gli esercenti. I consumi energetici delle apparecchiature vanno pagati perciò il rincaro aggiuntivo. Per conoscere l’ammontare della tassa basta aggiungere 20 centesimi al totale della spesa nel caso in cui si sia acquistato uno dei prodotti sopracitati e per evitarla basterà scegliere quelli a temperatura ambiente.

Secondo i calcoli del Corriere, che ha rivelato la recente pratica, un negozio che possiede un frigo contenente una cinquantina di articoli porterà circa 10 euro di guadagni in più al giorno nelle casse. Sono ormai numerosissimi i supermercati che decidono di applicarla, nonostante fino a poco tempo fa non si contassero neanche sulle dita di una mano. L’ennesima stangata che potrebbe dare il colpo di grazia ai consumatori già in affanno.

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