Roma, arresto storico: fermato il “Bancomobile”

Un arresto storico nella corsa contro la falsificazione:  nella capitale è stata realizzata un’operazione mai vista

Il suo soprannome è tutto un programma e spiega la portata dell’operazione effettuata: i Carabinieri hanno fermato il “bancomobile”. Si tratta di un arresto storico, che porta le forze dell’ordine a fare un importante passo in avanti nella lotta alla falsificazione. Era seguito da tempo ed è stato colto con le mani nel sacco al termine di un’operazione studiata nei minimi dettagli.

Un arresto storico da parte delle forze dell’ordine – Roma.Cityrumors.it

Da anni il mondo dell’economia sta facendo dei passi in avanti verso un nuovo sistema di circolazione del denaro: criptovalute, bit coin ed altri modelli simili, stanno prendendo piede: nelle transazioni economiche, nelle più importanti operazioni finanziarie e nel mondo della falsificazione: sempre più criminali, sfruttando le difficoltà degli organi di vigilanza a tracciare questo nuovo modello, preferiscono operare in bit coin.

L’ultima operazione effettuata dalle forze dell’ordine della capitale, riveste un valore storico: si tratta di una delle prime effettuate dai Carabinieri e che hanno permesso di arrestare uno dei primi e più conosciuti falsari di criptovalute. Una maxi operazione che ha portato ad un sequestro eccezionale: tra le valute che sono finite nelle mani delle forze dell’ordine ci sono Bitcoin, Tether (USDT), Ethereum e Matic, per un valore complessivo di 600.000 euro. Si tratta del più cospicuo sequestro di questo tipo mai eseguito finora dai Carabinieri. Un’operazione considerata unica. I militari della Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, insieme a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Roma-Eur, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma.

L’uomo fermato era considerato il re delle criptovalute – Roma.Cityrumors.it

I numeri e l’operazione dei Carabinieri

Al centro dell’inchiesta vi è un soggetto di nazionalità cinese, domiciliato nel comune di Frascati, gravemente indiziato di esercizio abusivo di attività finanziaria, offerta al pubblico di servizi di investimento non autorizzati, e riciclaggio di denaro proveniente da attività delittuose attraverso l’acquisto e l’impiego di criptovalute. L’indagato, soprannominato il “Bancomobile centralizzato” in seguito a un’intervista rilasciata durante la Blockchain Week a Roma, avrebbe messo in piedi un’organizzazione ombra di servizi finanziari speculativi basati sull’utilizzo di monete virtuali, garantendo l’anonimato delle transazioni e consentendo il reinvestimento di denaro illecitamente acquisito.

Nel corso delle attività tecniche emergeva che il soggetto, avendo importanti disponibilità di denaro cash, poteva eseguire scambi di euro in criptovalute anche per  oltre 100.000,00 euro per singola transazione. I Carabinieri hanno inoltre eseguito un sequestro preventivo di Criptovalute per un importo pari a circa 600.000,00 euro, nello specifico di Bitcoin, Usdt, Ethereum e Matic e sono stati sequestrati inoltre 6 dispositivi cellulari, 2 notebook e 8 carte di credito.

Questo caso mette in luce la crescente diffusione di attività criminali legate al mondo delle criptovalute, dove soggetti senza scrupoli sfruttano le caratteristiche di anonimato e facilità di transazione per riciclare denaro di provenienza illecita. L’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine ha permesso di interrompere e contenere tali pratiche criminali, dimostrando l’importanza di un monitoraggio costante e di un’azione di contrasto mirata a salvaguardare l’integrità del sistema finanziario.

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