In cosa consiste il progetto della cittadella delle arti approvato per ristrutturare un’area del Quarticciolo, quartiere di Roma est.
Approvato dalla giunta il progetto di riqualificazione urbana del Quarticciolo annunciato lo scorso marzo: entro quattro anni, i magazzini deposito abbandonati del teatro dell’Opera saranno completamente rinnovati grazie ai 5 milioni di euro di fondi europei messi a disposizione.
Nel dettaglio, la zona su cui si concentreranno le energie è quella tra via Prenestina, via dei Larici, via Giuliano da Foligno e via Pietro Romualdo Pirotta, per un totale di 9300 metri quadrati. È lì infatti che si trovano tre grandi capannoni in cemento armato risalenti agli anni ’60, quattro più piccoli costruiti alla fine degli anni ’40, uno col soffitto a volta e la vecchia casa in cui abitava il custode.
Roma, il Quarticciolo si prepara ad accogliere la cittadella delle arti: ecco i dettagli del maxi progetto
Partendo dal primo intervento già realizzato su due capannoni durante il precedente consiglio comunale, si intende ora perfezionare l’idea con adeguati accorgimenti antisismici. Al posto di questi edifici sorgerà la cittadella della arti e dei mestieri di cui si parla già da tempo e che ora, con i dovuti tempi, si avvia a diventare finalmente una realtà tangibile.
In base al documento approvato, circa tre anni e mezzo è il tempo stimato per abbattere e ricostruzione uno dei capannoni grandi. Stessa cosa per gli interventi di adeguamento antisismico dei tre capannoni piccoli e per i lavori sul quarto capannone.
La cittadella delle arti e dei mestieri ospiterà 60mila pezzi tra scenografie e costumi del teatro dell’Opera di Roma, che ora sono custoditi all’interno dell’ex pastificio Pantanella di via dei Cerchi.
Secondo il progetto, i tre capannoni piccoli verranno divisi in due aree, una dedicata alle attività laboratoriali del teatro e l’altra a nuove attività artigianali e start up. Il quarto capannone, invece, ospiterà attività di formazione, un ristorante ed un polo civico. Ci saranno inoltre mostre periodiche ed un hub per l’economia locale.
“Il progetto ha una forte valenza per il territorio – aveva sottolineato lo scorso marzo Sergio Scalia, assessore al Patrimonio e all’Urbanistica del Municipio V – non solo da un punto di vista di riqualificazione urbana, degli spazi in disuso, ma anche per nuovi posti di lavoro ed eccellenza formativa”.