Il nuovo blocco di Airbnb in altri Paesi fa tremare anche l’Italia dove questa attività è diventata molto diffusa e un lavoro concreto.
Per la città di Roma, una decisione di questo tipo, potrebbe generare il caos. Non solo perché quando c’è la corsa solo tra gli hotel al rialzo dei prezzi spesso diventa difficile trovare per i turisti una sistemazione adeguata dal punto di vista economico ma anche perché creerebbe un buco enorme in termini di lavoro.
Oggi sono tantissime le attività nate con abitazioni e simili che prima non venivano effettivamente sfruttate e oggi danno vita ad un introito notevole.
Roma, addio al modello Airbnb?
La cittadinanza lamenta una condizione in cui i centri storici delle città ormai sono impraticabili perché diventano per tutti sistemi di guadagno. Progressivamente in ogni parte del mondo, il centro è stato preso d’assalto da modelli di questo tipo per l’affitto breve.
Anche gli stessi proprietari riescono a guadagnare molti più soldi e quindi non solo non sono spinti a vendere ma nemmeno a fittare. Questo si ripercuote sui locali per cui abitare al centro praticamente è impossibile, tra affitti folli e case introvabili.
La nuova legge di New York che vieta gli affitti brevi è molto stringente e il pensiero di molti è se non tocchi poi all’Italia. I controlli sono stati effettuati e nella Capitale sono state scoperte tante irregolarità e anche tanti abusi. Per Airbnb però questo è un colpo diretto proprio all’attività.
A New York la legge è entrata in vigore il 5 settembre e non riguarda solo Airbnb ma anche Booking, Expedia e qualunque portale simile. In poche settimane infatti gli alloggi sono scesi da oltre 22 mila a circa 7 mila. Nella Local law si parla di soggiorni inferiori ai 30 giorni, quindi praticamente al massimo chi si deve spostare per ragioni sanitarie per cure e simili o per esigenze familiari e di lavoro. Difficilmente i turisti soggiornano in città per un periodo così lungo.
Anche in Italia si parla da tempo di una restrizione, il governo stava valutando di introdurre come obbligo minimo le due notti e invece Firenze ha già vietato gli affitti in zona centrale per quello che è Patrimonio dell’UNESCO. A Roma la questione al momento è incerta ma laddove ci fosse una legge stringente sicuramente da un lato sarà un bene per i cittadini che potranno nuovamente accedere agli immobili ma dall’altra sarà un duro colpo per il settore del turismo.