Una donna di 81 anni è stata colpita da un proiettile vacante, sparato da una vettura che si era affiancata alla sua macchina. Svolta nelle indagini da parte degli inquirenti
L’omicidio si era verificato il 23 maggio scorso. Una donna di ottantuno anni era stata colpita da un proiettile vacante che era stato sparato da una macchina, in zona Ponte di Nona, nel quadrante est della capitale. A distanza di quattro mesi e mezzo, la Polizia ha fermato un uomo, fortemente sospettato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio: una decisione arrivata al termine di una lunga indagine.
A perdere la vita è stata Caterina Ciurleo. L’anziana si trovava all’interno di una vettura guidata da un’amica e stava per fare il suo ritorno a casa, quando è stata centrata in pieno da un proiettile calibro 9 esploso dagli occupanti di una Fiat 500 rossa che si era affiancata, percorrendo un tratto della carreggiata contromano. La donna è stata colpita ed è deceduta il mattino seguente, all’interno dell’Ospedale Tor Vergata, a causa delle ferite riportate. L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile aveva da subito fatto emergere che la vittima non fosse il reale bersaglio dell’agguato in quanto i colpi, almeno 5 calibro 9, erano stati esplosi in direzione di un’altra vettura che si trovava sulla medesima carreggiata percorsa dalla deceduta.
Donna uccisa da un proiettile vacante: la ricostruzione
Caterina Ciurleo è morta per una sfortunata fatalità. Da quel momento in poi si sono intensificate le indagini delle forze dell’ordine, che hanno sin da subito ascoltato i testimoni e cercato di ricostruire (anche attraverso le telecamere di alcuni esercizi commerciali presenti in zona) l’esatta dinamica dell’incidente mortale. A distanza di mesi la Squadra Mobile della Questura di Roma, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, è arrivata ad un punto di svolta.
La Polizia, nel pomeriggio di oggi ha eseguito l’Ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un 28enne italiano, gravemente indiziato di aver ordinato l’agguato dal quale è scaturito l’omicidio di Caterina Ciurleo. Nei mesi scorsi si erano registrati i primi passi avanti da parte degli inquirenti. Le autorità avevano infatti eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventiquattrenne di origini rumene e di un ventitreenne di origini peruviane, individuati come gli occupanti della Fiat 500 rossa dalla quale erano stati esplosi i proiettili fatali alla signora Ciurleo.
Secondo le forze dell’ordine, i due erano a tutti gli effetti gli autori materiali del delitto. Si cercavano ulteriori conferme sul possibile mandante e sul vero destinatario dell’attentato. Gli inquirenti, una volta ascoltati i due sospettati e ricostruito in modo completo la genesi del delitto. sono riusciti a raccogliere più indizi possibili e a confermare la colpevolezza del ventottenne italiano, indicato come il possibile committente del delitto.