Rigopiano: la sentenza di appello attesa per il 9 febbraio

Rigopiano: il 9 febbraio è prevista la sentenza di Appello per il processo di secondo grado relativo all’hotel di Farindola. 

Lo ha confermato direttamente ai giornalisti Aldo Manfredi, presidente del collegio della Corte d’Appello de L’Aquila, dov’è in corso il processo di secondo grado sulle responsabilità della tragedia del 18 gennaio 2017, quando l’albergo di Farindola fu distrutto da una slavina, che provocò 29 vittime tra ospiti e dipendenti della struttura.

Rigopiano: la sentenza di appello attesa per il 9 febbraio
Rigopiano: la sentenza di appello attesa per il 9 febbraio (Ansa Foto) – roma.cityrumors.it

La Carta Localizzazione Pericolo e Valanghe

Davanti al gup del Tribunale di Pescara, il processo si era concluso con 25 assoluzioni e cinque condanne lievi. Il processo di secondo grado è ripreso Ieri, 10 gennaio, ed ha visto al centro della discussione la mancata applicazione della Carta Localizzazione Pericolo e Valanghe (CLPV). Su questo punto la Procura di Pescara ha chiamato in causa tre funzionari della Regione Abruzzo: Pierluigi Caputi, Vincenzo Antenucci e Sabatino Belmaggio.

Parenti delle vittime di Rigopiano
Parenti delle vittime di Rigopiano (Ansa Foto) – roma.cityrumors.it

Tutti e tre sono stati assolti nella sentenza di primo grado, perché il gip Sarandrea ha escluso ogni responsabilità. Ieri in Aula i loro difensori hanno chiarito ulteriormente che i loro assistiti non hanno avuto colpe sul procedimento di definizione del CLPV, documento che “non avrebbe avuto alcun effetto salvifico”, come hanno spiegato i legali.

Il calendario delle udienze

Al termine dell’udienza, in un breve colloquio con i giornalisti, il presidente Manfredi ha confermato che da ora in poi ci saranno due udienze alla settimana, fino alla sentenza che dovrebbe arrivare il 9 febbraio.

In Aula c’erano una quarantina di persone, tra cui i parenti delle vittime che come sempre hanno indossato le magliette con le stampe dei volti e i nomi scritti dei loro cari morti nella valanga.

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