Il giornalista ha deciso di abbandonare quella che è stata la sua casa per oltre sessant’anni, la sua clamorosa scelta ha fatto discutere.
Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità, nonostante la sua uscita di scena fosse già nell’aria da tempo. Alla presentazione dei palinsesti Rai il suo nome non era nemmeno spuntato fuori. Dopo i saluti di diverse colonne portanti dell’emittente – Fabio Fazio, Bianca Berlinguer, Massimo Gramellini e Lucia Annunziata; per citarne alcuni – il suo addio ha alzato un piccolo polverone. C’era da aspettarselo, diranno invece i meno sconvolti dalla notizia.
Non lascerà però la televisione, infatti si accaserà da un’altra parte: l’offerta avanzata lo ha soddisfatto appieno. Prima di esordire con la sua nuova trasmissione però ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In una recente intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera ha illustrato i motivi alla base della sua scelta senza troppi giri di parole. “Questa Rai non mi piace”; le sue dichiarazioni lasciano poco spazio all’interpretazione.
Corrado Augias via dalla Rai, le sue parole al vetriolo: “Vedo troppa improvvisazione”
Una pietra angolare del palinsesto ha deciso di traslocare dopo 63 lunghi anni, volto storico di tante trasmissioni non ha esitato molto questa volta. Del cambio di casacca di Corrado Augias si vociferava da diverse settimane ormai, ripartirà altrove con un nuovo programma in prima serata. Un treno che sarebbe passato solo una volta, il giornalista ha deciso di salirci e alla svelta.
Ragionando con Aldo Cazzullo nell’intervista concessa al Corriere della Sera ha raccontato in maniera molto sintetica come si è arrivati alla rottura con viale Mazzini: “Io fatto fuori? Nessuno mi ha cacciato, ma nessuno mi ha trattenuto. A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace”. Proseguendo ha poi voluto approfondire il tema: “Non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo. Deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione”.
Nella lunga chiacchierata spazio anche per il suo nuovo progetto: “Inizierà lunedì 4 dicembre, ho ceduto dopo anni al corteggiamento di Urbano Cairo e poi anche del direttore Andrea Salerno. Per il gusto della sfida. Si tratterà di un programma settimanale in prima serata: La torre di Babele. Un’ora di tv, dopo Lilli Gruber”. Infine la chiosa sulle personalità che interverranno: “Ci sarà uno spirito-guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme”.