I social network rappresentano attualmente il metodo più popolare per trovare l’amore: tuttavia un recente sondaggio ha rivelato le insidie.
Tinder è nota come l’app più popolare per cercare l’amore, tuttavia un recente sondaggio ha messo in evidenza che tale metodo nasconde vari intrighi e spiacevoli sorprese. Infatti circa la metà degli oltre 1.300 utenti che hanno preso parte al sondaggio, in realtà non cercano l’amore. I single hanno ammesso di utilizzare l’app per puro intrattenimento.
“La parte sorprendente è che una grande percentuale, circa la metà, non va online per trovare appuntamenti”, ha detto in una nota il dottor Elias Aboujaoude, professore clinico di psichiatria e scienze comportamentali. “Diventa una domanda interessante il motivo per cui qualcuno dovrebbe trascorrere tutto questo tempo su un’app di appuntamenti se non è interessato a trovarlo.” Aboujaoude è solo uno degli autori di un nuovo studio che esplora il modo in cui le persone utilizzano Tinder, che ha circa 75 milioni di utenti attivi ogni mese.
L’amore ai tempi di Tinder: ecco cosa ha rivelato il sondaggio sul metodo più popolare
I ricercatori di Stanford Medicine hanno portato alla luce un’altra statistica sbalorditiva sul metodo più popolare per trovare l’amore. Infatti, più della metà degli utenti di Tinder sono in realtà già occupati sentimentalmente. Per essere precisi, il 65,3% degli utenti ha riferito di avere una relazione o, peggio, di essere sposati. Il team ha intervistato 1.387 persone di lingua inglese di età compresa tra 17 e 84 anni per indagare perché e come utilizzavano la popolare app di appuntamenti. I risultati, pubblicati su Cyberpsychology, Behavior and Social Networking il mese scorso, riportavano che, oltre a cercare l’amore o rapporti occasionali, gli utenti cercavano anche connessione sociale, intrattenimento e distrazione.
Un rappresentante di Tinder ha risposto allo studio in una dichiarazione al Post. “Sulla base dei dati di Tinder, i risultati evidenziati in questo studio sono altamente fuorvianti e non rappresentano accuratamente i nostri membri”, ha scritto. “Ai partecipanti sono state date solo tre opzioni per descrivere se stessi – ‘celibe’, ‘in una relazione’ o ‘vedovo’ – senza alcuna opzione per ‘single’. Ciò probabilmente ha portato a una rappresentazione completamente distorta di chi sono i membri di Tinder e cosa cercano.”
Aboujaoude, che ha studiato l’uso problematico di Internet per 15 anni, lo ha paragonato ai social media, che sono stati spesso collegati alla depressione e all’ansia. “Le chiamiamo app di appuntamenti, ma svolgono chiaramente altre funzioni oltre agli appuntamenti”, ha detto. A dicembre, Tinder ha introdotto una nuova funzionalità “Obiettivi di relazione”, in cui gli utenti potevano specificare cosa cercavano: una relazione a lungo termine, a breve termine, amici o semplicemente un po’ di divertimento. Gli obiettivi di relazione offrono ai membri un maggiore controllo sulle loro interazioni. Inoltre consente loro di abbinarsi con persone che hanno le loro stesse intenzioni.
I risultati desolanti del sondaggio si aggiungono ulteriormente al triste panorama degli appuntamenti, per non parlare di quelli online. Uno studio condotto quest’anno dall’Università di Vienna ha affermato che cercare l’anima gemella online potrebbe essere “dannoso”. Gli utenti di app di incontri si sono lamentati delle difficoltà di trovare “quello giusto”, poiché i single idonei sono costretti a primi appuntamenti imbarazzanti.