Questo bonus di 3mila euro spetta a tantissime famiglie ma in poche l’hanno richiesto: ti toccano anche le mensilità pregresse

Chi può richiedere il nuovo bonus fino a 3000 euro al mese e quanto tempo c’è ancora per farlo? Scopriamo di che cosa si tratta.

E se ti dicessimo che esiste un’agevolazione di importo elevato, tale da raggiungere anche i 3000 euro, ma che solo una ridotta percentuale delle persone che ne hanno diritto ha richiesto? Ebbene sì, il bonus in questione rappresenta una misura importante introdotta dal governo Meloni e che può raggiungere l’importo sopra indicato a patto di rispettare alcuni specifici requisiti.

Bonus fino a 3000 euro a chi spetta
I dettagli del prezioso bonus che in pochi hanno richiesto – Roma.Cityrumors.it

Inoltre, viene erogata direttamente in busta paga e potrebbero riceverla centinaia di migliaia di persone. Si calcola però che soltanto il 40% di loro abbia effettivamente inoltrato l’istanza per ricevere il bonus e lo abbia di fatto ottenuto. Scopriamo dunque di che cosa si tratta e come ottenere questo prezioso beneficio economico.

Bonus in busta paga fino a 3000 euro: chi lo può richiedere

È importante analizzare la platea dei beneficiari di questo bonus, in quanto interessa un bacino di oltre 800mila persone che lavorano sia nel settore pubblico che in quello privato. Ad oggi solo 485mila lo hanno richiesto, beneficiando dei 3000 euro lordi, pari a circa 1700 euro netti. I numeri di richiedenti e aventi diritto che non lo hanno fatto sono stati forniti dall’INPS analizzando la situazione a fine maggio: il 60% degli aventi diritto ha goduto dell’agevolazione ed è quindi importante agire subito per non lasciarsi scappare questa opportunità.

Bonus busta paga 3000 euro
Il ‘bonus’ viene erogato direttamente in busta paga – Roma.Cityrumors.it

Ma di cosa si tratta? Quello su cui ci stiamo focalizzando è il bonus mamme in busta paga, spettante anche nel 2024 alle dipendenti con almeno due figli. Di fatto esso prevede una decontribuzione totale della contribuzione IVS a loro carico ovvero il 9,19% della retribuzione imponibile a fini contributivi, fino a un limite massimo di 3000 euro annui. La finalità di questa misura era quella di incentivare indirettamente la natalità facendo in modo che non fosse disincentivata dal lavoro.

L’agevolazione, nel caso di madri con due figli, verrà a scadere a fine 2024 anche se la prossima legge di Bilancio non è da escludere che possa prorogarla. Invece, nel caso di mamme con almeno tre figli, il beneficio resta valido fino al 31 dicembre 2026. Il tetto limite si raggiunge con un reddito annuo pari a 27.500 euro, negli altri casi il bonus avrà chiaramente un importo inferiore. Attenzione però: il riconoscimento non è automatico ed è per questo che in poche lo hanno ricevuto. Occorre infatti richiederlo espressamente al datore di lavoro.

Gestione cookie