Qual è la spiaggia del litorale laziale dove si paga di più nel week end? Un recente dossier del Codacons chiarisce la situazione e fa emergere la verità
Cosa c’è di meglio di un bel week end in spiaggia, per rilassarsi dopo una lunga settimana di lavoro e di stress? Migliaia di romani aspettano con ansia l’arrivo del sabato e della domenica per lasciarsi alle spalle giornate intense cariche di ansie, preoccupazioni e stress, per dedicarsi al relax e al divertimento. Da un paio di settimane a questa parte i romani hanno iniziato a prendere d’assalto gli stabilimenti del litorale: ma a che prezzo?
Quanto costa un ingresso con lettino, ombrellone e sdraio? Quanto pagheranno le famiglie italiane per passare una giornata in spiaggia in questa estate? Sui social sono già iniziate le proteste. Molti hanno fatto notare dei rincari rispetto allo scorso anno e dei prezzi fuori portata: “Spiagge libere non esistono più – scrive un utente – e per andare negli stabilimenti ormai devi essere pronto a pagare cifre spropositate”. Dello stesso avviso è anche il Codacons, che ha realizzato un indagine accurata sui lidi più costosi in Italia.
La fotografia è piuttosto deprimente. Esistono dei luoghi nella nostra penisola, in cui una giornata al mare può arrivare a costare anche settecento euro. Un prezzo spropositato. La media (non tenendo conto di questi eccessi), si è comunque alzata. “Per l’affitto di ombrellone e lettino si spendono quest’anno fino a 700 euro al giorno, e dal nord al sud della penisola si registrano ritocchi dei listini dal +3% al +5% per i servizi balneari”, ha confermato l’associazione dei consumatori. La media per un romano che si appresta a partire e a raggiungere uno stabilimento nel litorale romano, è molto alta: una spesa che si assesta tra i 32 e i 35 euro.
Litorale laziale, dove si spende di più?
Dal report del Codacons emerge una fotografia piuttosto chiara delle spese che i bagnanti sono chiamati a sostenere. Nel Lazio, secondo il rapporto stilato, c’è una zona dove i costi sono più elevati della media. Parliamo di Sabaudia. Secondo il Codacons nella cittadina balneare laziale, per affittare un ombrellone e due lettini, si pagano circa quarantacinque euro. Una spesa alta, ma imparagonabile con i novanta euro di Gallipoli e i centoventi euro in alcune località della Sardegna. Diversa è la situazione in quelle che vengono definite le spiagge di “lussi”. In quegli stabilimenti, si arriva infatti a “pagare più di cinquecento euro al giorno” e la spesa “può arrivare a sfiorare i 700 euro. E’ il caso ad esempio del Cinque Vele Beach Club di Marina di Pescoluse (Le), dove un gazebo con due sedute in prima fila ubicato nell’area ‘Exclusive’ arriva a costare ad agosto (se prenotato oggi con opzione rimborsabile) ben 696 euro al giorno. Servono 600 euro (come lo scorso anno) per una tenda araba presso il ‘Twiga’ di Forte dei Marmi (con sofa, 2 letti king size, 2 lettini standard, 1 sedia regista e 1 tavolino). Per una giornata al mare nella spiaggia del prestigioso Hotel Excelsior del Lido di Venezia, la spesa per una capanna in prima fila è di 515 euro (con 2 sdraio, 2 lettini, lenzuolo, cuscino, asciugamano, tavolo, armadio, specchio, attaccapanni)”.
Poco meno, rileva il Codacons, “al beach club dell’Augustus Hotel di Forte dei Marmi, 500 euro per una tenda in prima fila. Stessa spesa al Nikki Beach Costa Smeralda: per l’Iconic Beach bed servono 270 euro, ma occorre aggiungere una consumazione minima da 230 euro per vino o champagne, per un totale appunto di 500 euro al giorno”. E proprio in tema di spiagge e stabilimenti balneari il Codacons, a seguito della decisione del Consiglio di Stato sulle proroghe delle concessioni, sottolinea l’associazione dei consumatori, “ha avviato una nuova iniziativa legale: l’associazione ha presentato una diffida alle Capitanerie di porto di tutta Italia chiedendo di ‘sanzionare l’utilizzo di concessioni balneari oggetto di proroga illegittima, garantendo in tal modo il pieno utilizzo delle spiagge italiane ai cittadini’