Dopo quanto accaduto in Italia, si apre la strada per il patentino per il possesso dei Pitbull con nuovi obblighi stringenti.
I recenti fatti di cronaca hanno destato molta attenzione sui Pitbull come animali domestici, sollevando una polemica enorme che è latente da anni e che oggi porta a nuove rivelazioni e anche alla necessità di prendere adeguati provvedimenti e misure preventive.
L’attenzione oggi è necessaria e quindi è chiaro che qualcosa si sta muovendo e che le regole e i nuovi divieti saranno presto realtà per preservare la sicurezza di tutti e rendere il possesso dell’animale più consapevole in chi sceglie di optare per determinate razze ritenute a rischio.
Sulla rivista ‘Gente‘ è intervenuto uno specialista per parlare della questione e ha fatto presente come, proprio in relazione a quanto accaduto in questi mesi, sia ormai necessario scegliere di adeguare anche la normativa vigente in materia e quindi intervenire sul piano legislativo.
Patentino per i Pitbull e regole più stringenti per la sicurezza
In meno di un mese ci sono stati tre diversi casi, tutti riferibili alla stessa razza: è chiaro che non si tratta più quindi di un episodio isolato. Senza contare poi che questa specie è sempre più diffusa e quindi potenzialmente costituisce un rischio maggiore per la cittadinanza. Si parla da tempo di un patentino da attivare, nei casi in cui si scelga di detenere un Pitbull o un’altra razza che potrebbe rivelarsi pericolosa.
Ovviamente il patentino sarebbe a scopo preventivo. Tutto dipende anche dall’educazione dell’animale, da come è nato e cresciuto, da come è stato allevato. Quando però si adotta un cane o si sceglie una data razza, anche se giovane, non si è mai certi di cosa sia accaduto prima. Senza contare che alcune specie, rispetto ad altre, tendono a manifestare segni di aggressività maggiori. Questo non vale solo per i Pitbull, ma anche per altre razze come ad esempio il Rottweiler.
Il tutto senza contare che, chiaramente, se si considera la struttura fisica, la potenza, e quindi le capacità dell’animale, queste non sono comparabili ad altre specie come ad esempio un volpino. Ne consegue che, anche a parità di aggressività, il morso di un piccolo cane non sarà mai equiparabile a quello di una stazza del genere che può dare vita a lesioni anche molto gravi, addirittura letali.
Quindi sarebbe giusto, secondo lo specialista di ‘Gente‘, spingere i proprietari a capire a cosa vanno incontro, prendere coscienza del lavoro che va fatto con questi animali in termini di sicurezza, affinché possano farlo al meglio e in ottemperanza di una legge comune. L’ex ministro Sirchia aveva introdotto una lista con alcune razze a rischio, ritenute pericolose e quindi che necessitavano di un iter specifico.
In queste rientrava anche il Pitbull. La rimozione della stessa dalla lista porta oggi a nuove esigenze che vanno sicuramente disposte anche in relazione a quanto accaduto. Non solo la lista andrebbe ripristinata, ma la questione del patentino consolidata, per la sicurezza di tutti e per una gestione consapevole da parte di chi sceglie di adottare o acquistare determinate razze.