Una donna ha denunciato le aggressioni del compagno. Per inchiodarlo, ha portato ai Carabinieri una prova schiacciante
Una scena che si ripeteva con ciclica frequenza nel corso delle ultime settimane. Il suo compagno la aggrediva verbalmente e fisicamente e la costringeva a umiliazioni e vessazioni: botte, insulti, minacce. Spesso nel cuore della notte. Una 26enne ha cercato di resistere, sperando in una tregua, ma quando la situazione è diventata insostenibile, ha deciso di reagire, denunciando alle autorità quanto le era accaduto.
Un uomo di 31 anni è stato arrestato dalle forze dell’ordine. Sul suo capo pende l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona commessi nei confronti della compagna. La situazione è degenerata la scorsa notte. Come spesso accaduto in passato, l’uomo ha iniziato ad attaccare la sua compagna. Prima gli insulti, poi le percosse. Ma stavolta la sua furia non si è fermata. Il 31enne, sudamericano, si è spinto oltre. Ha infatti preso la donna e l’ha spinta all’interno del bagno, chiudendola a chiave.
La vicenda è stata ricostruita dai Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo. La vittima è rimasta tutta la notte chiusa tra le quattro mura del bagno, ed è stata liberata solo la mattina successiva all’aggressione. Una volta rilasciata ha deciso di rivolgersi alla vicina stazione dei Carabinieri: denunciando l’uomo e portando con se una prova ineluttabile delle violenze subite. I militari hanno raccolto la sua deposizione, ascoltando tutti i comportamenti vessatori subiti nel corso delle ultime settimane. La loro attenzione si è però soffermata su quanto accaduto la notte precedente, quando al culmine di una lite, l’uomo l’avrebbe ripetutamente percossa e chiusa in bagno, bloccandola e impedendole di uscire per tutto il resto della notte.
La mossa della vittima: le immagini dell’aggressione riprese dalle telecamere
A inchiodare l’aggressore, sono state le immagini che la donna ha portato con se: un video, registrato a insaputa del 31enne in cui venivano documentate le sue azioni violente. Il 31enne non sapeva di essere ripreso dalle telecamere di sorveglianza: la donna si è vendicata in questo modo delle violenze subite, riuscendo a portare nelle mani degli inquirenti le prove delle aggressioni subite. Poi, si è recata al Pronto Soccorso, dove i sanitari l’hanno medicata per le lesioni subite e l’hanno dimessa con una prognosi di quindici giorni. Grazie alle immagini fornite, i militari non hanno avuto problemi a fermare l’uomo e a procedere con l’arresto in flagranza differita, previsto dall’art. 382 bis C.P.P. ed applicabile proprio in casi di maltrattamenti o atti persecutori. L’uomo, già in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione per altra causa, è stato condotto presso il carcere di Velletri.
Gualtieri e la sicurezza: l’accordo con il Ministro Piantedosi
L’arresto è arrivato nello stesso giorno in cui il sindaco Gualtieri ha provveduto a ratificare un nuovo accordo legato alla sicurezza cittadina. Il primo cittadino ha chiesto ed ottenuto dal Ministro dell’Interno Piantedosi, 200 uomini in più per la salvaguardia e la protezione della città: “Abbiamo deciso di potenziare il dispositivo di sicurezza con più uomini, soprattutto nelle zone più sensibili. Saranno 200 uomini in più a Roma. Ci sarà anche un allargamento del presidio della zona della stazione Termini, perché c’è un lavoro molto positivo all’interno e ora bisognerà allargarsi anche nelle strade circostanti. Ci saranno più pattuglie e più sicurezza”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al termine dell’incontro tra il ministro Matteo Piantedosi e i sindaci di Roma, Napoli e Milano presso il ministero dell’Interno. Il primo cittadino ha confermato l’impegno per aumentare la sicurezza e la ripresa delle zone più sensibili: “Quindi più sicurezza ma anche più sviluppo e riqualificazione della città’‘, ha concluso.