Perché si dice fai venire il latte alle ginocchia: scoperto il motivo

“Fai venire il latte alle ginocchia” è un’espressione tipica del centro Italia: ecco da dove deriva questo detto molto comune e diffuso

Far venire il latte alle ginocchia è un curioso modo di dire usato per riferirsi a una cosa oppure a una persona particolarmente noiosa, seccante. Come al solito, si tratta di una perla di saggezza popolare che ha origini molto antiche e si è poi diffusa in tutta la Penisola. In molti dicono anche “sentirsi venire il latte alle ginocchia” per designare un senso di fastidio, di stanchezza, di impotenza.

Che vuole dire latte alle ginocchia
Che vuole dire latte alle ginocchia – Roma.cityrumors.it

E’ un modo di dire molto colorito che si è consolidato nel nostro linguaggio e lo usiamo diffusamente, chi più chi meno. Questo detto risale alla tradizione agreste della mungitura, e all’antica arte contadina che è un importante retaggio della nostra cultura.

Perché si dice “far venire il latte alle ginocchia”: l’origine contadina del detto diffuso in Italia

“Me fai venì er latte alle ginocchia” è l’espressione tipica nel dialetto romano che si usa per indicare un profondo senso di noia, fastidio, stress nei confronti di una persona o una situazione. È probabilmente capitato ad ognuno di noi di trovarsi ad attendere con impazienza qualcuno già in enorme ritardo, o magari il verde del semaforo, oppure una coda troppo lunga in un negozio. Questo modo di dire risale alla tradizione antica della mungitura manuale.

Da dove trae origine il detto “Far venire il latte alle ginocchia”
Far venire il latte alle ginocchia: ecco perché si dice così (romacityrumors.it)

Quando, in tempi non poi così remoti, non esistevano ancora i macchinari tecnologici per la mungitura delle vacche (e di altri animali da latte), il contadino era naturalmente obbligato a mungerle in prima persona. Una pratica lunghissima, interminabile, e che portava via una quantità di tempo immane. Chi mungeva teneva il secchio fra le ginocchia, seduto su uno sgabello a lato della mucca ad altezza delle mammelle. Il lavoro richiedeva perizia e di certo pazienza, fin tanto che il latte munto riempisse il secchio e arrivasse all’altezza delle ginocchia.

Da qui la brillante espressione per cui chi si sottopone ad attese snervanti si fa venire il latte alle ginocchia. Il latte, e di conseguenza la sua mungitura, era un’operazione a cui il contadino proprio non poteva sottrarsi in alcun modo. Oltre ad essere salutare per l’animale, si trattava infatti di un’attività necessaria al sostentamento della famiglia. Per questo motivo si utilizza l’espressione “far venire il latte alle ginocchia”, per indicare appunto un’azione lunga, ripetitiva, noiosa, che fa facilmente perdere la pazienza.

Sono tanti i modi di dire romani conosciuti in varie parti dell’Italia come “Sei figlio dell’oca bianca”, “Non farti infinocchiare”, “Fare il giro delle sette chiese”. Ognuna ha un proprio significato e rimanda ad una situazione particolare.

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