Perché il tunnel di San Giovanni tra Metro A e C non si può usare? La domanda se la fanno tutti

Il nodo di scambio tra le linee A e C della metropolitana di Roma, situato presso la stazione di San Giovanni, rappresenta un punto cruciale per la mobilità cittadina.

Tuttavia, nonostante l’infrastruttura sia stata progettata per facilitare l’interscambio tra le due linee, il tunnel di collegamento diretto non è ancora operativo, costringendo i passeggeri a percorsi più lunghi e scomodi. Questo problema solleva interrogativi tra gli utenti del servizio pubblico: perché il tunnel di San Giovanni tra le linee Metro A e C non è utilizzabile?

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Perché il tunnel di San Giovanni tra Metro A e C non si può usare? La domanda se la fanno tutti (Roma.CityRumors.it)

Attualmente, per passare dalla linea A alla linea C (e viceversa) presso la stazione di San Giovanni, i passeggeri devono salire fino all’atrio principale e poi scendere di nuovo di due piani per raggiungere l’altra linea. Questo percorso aggiuntivo comporta una perdita di tempo stimata in circa dieci minuti per ogni trasferimento. La mancanza di un collegamento diretto influisce negativamente sull’efficienza del servizio e sul comfort dei viaggiatori.

La realizzazione del tunnel di collegamento ha incontrato diverse difficoltà nel corso degli anni. Uno dei principali ostacoli è stato rappresentato dalle scoperte archeologiche effettuate durante gli scavi per la costruzione della stazione San Giovanni della linea C. Il ritrovamento di strutture antiche fino a una profondità di circa 18-20 metri ha portato la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma a prescrivere l’impossibilità di eseguire consolidamenti del terreno dalla superficie, favorendo invece scavi a cielo aperto con metodi archeologici. Questo ha comportato una revisione del progetto originale, aumentando la complessità e la durata dei lavori.

Inoltre, la necessità di garantire la continuità del servizio sulla linea A durante i lavori ha richiesto l’adozione di tecniche ingegneristiche avanzate, come il congelamento del terreno mediante azoto liquido, per consentire lo scavo del tunnel sotto i binari esistenti. Queste soluzioni hanno ulteriormente rallentato il completamento del collegamento.

Le prospettive future

Secondo le dichiarazioni dell’assessore ai Trasporti Eugenio Patané, la realizzazione del collegamento diretto tra le linee A e C presso la stazione di San Giovanni richiederà la chiusura della stazione per alcuni mesi. Tuttavia, l’avvio di questi lavori è subordinato alla definizione di una variante progettuale. Se questa variante verrà approvata in tempi brevi, i lavori potrebbero iniziare nell’agosto 2024; in caso contrario, l’intervento potrebbe essere posticipato al 2026.

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Le prospettive future (Roma.CityRumors.it)

Nel frattempo, i pendolari continueranno a utilizzare il percorso attuale, affrontando disagi e perdite di tempo. La situazione evidenzia la necessità di una pianificazione più efficiente e di una maggiore attenzione nella gestione dei progetti infrastrutturali, soprattutto in una città come Roma, dove il sottosuolo è ricco di testimonianze storiche che possono influenzare significativamente i tempi e i costi delle opere pubbliche.

Il tunnel di collegamento tra le linee A e C della metropolitana di Roma presso la stazione di San Giovanni rappresenta un’infrastruttura attesa da tempo, la cui mancata operatività continua a causare disagi agli utenti. Le complessità legate alle scoperte archeologiche e alle esigenze tecniche hanno contribuito ai ritardi nella sua realizzazione. È auspicabile che le autorità competenti riescano a superare queste difficoltà e a completare il collegamento nel più breve tempo possibile, migliorando così l’efficienza del sistema di trasporto pubblico della Capitale.

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