Pensioni, hai diritto ad un aumento nel 2024? Come calcolarlo, passo dopo passo

Il 2024 sarà un anno dedicato alle pensioni, con aumenti significativi per coloro che hanno un reddito basso.

Per chi volesse capire effettivamente quanto spetta e come avere un quadro chiaro degli aumenti, è possibile andare a fare personalmente una stima e quindi un semplice calcolo in base a quelli che sono i tassi comunicati ufficialmente.

Pensioni, cosa sapere sugli aumenti del 2024
A quanto ammontano gli aumenti in pensione nel 2024? (roma.cityrumors.it)

I primi incrementi dovrebbero verificarsi già con l’assegno di gennaio. Tuttavia è possibile che vi siano problemi, incongruenze e ritardi. In questo caso è bene specificare che quanto dovuto sarà comunque erogato, anche se tardivamente, sempre calcolando ciò che spetta senza problemi.

Aumenti delle pensioni nel 2024: come fare il calcolo

Guardando agli aumenti pensionistici, ci sono vari plus da considerare, quindi diverse cifre che si vanno a sommare. Il primo incremento sostanziale riguarda i ricalcoli dell’Istat che portano a una rivalutazione pensionistica del 5.4%. Le somme sono da intendersi sempre lorde, ad esempio su una pensione da 1500 euro saranno circa 80 euro di aumento.

Come calcolare gli aumenti in pensione nel 2024
Come calcolare gli aumenti che spettano in base alla pensione percepita (roma.cityrumors.it)

Dovrebbe esserci per alcuni un conguaglio se ci sono state problematiche nel 2023. Queste verranno saldate nell’anno successivo e potrebbero arrivare già con il mese di gennaio. Tutto dipende, per il conteggio, dalla propria pensione: per quanto riguarda la rivalutazione, se come detto prima una pensione da 1500 euro corrisponde a 80, un pensionato che percepisce 2500 euro ne avrà circa 114 di aumento. Dunque si tratta sempre di fare un calcolo soggettivo.

Nella Legge di Bilancio la novità riguarda anche il trattamento minimo. In tal caso viene fissata un’aliquota di rivalutazione del 22%. Questa però è più bassa rispetto al 2023. Le pensioni che sono pari o inferiori a 4 volte il minimo avranno una rivalutazione del 100%. Ci sono degli scaglioni differenti, per le pensioni fino a 8 volte il minimo sono del 47%, fino a 10 volte il minimo del 37%.

Inoltre arriverà il conguaglio Irpef, che sarà basato sul calcolo delle ritenute modificate per chi non lo ha ricevuto in precedenza. Ciò riguarda solo le pensioni che sono erogate dall’INPS. Ai vari importi bisogna poi sempre rimodulare le cifre spettanti individualmente che sono derivanti da ritardi o problemi registrati negli ultimi mesi del 2023. Questo vale anche per coloro che per qualche motivo non hanno ricevuto la tredicesima.

Tutti i conguagli e le aggiunte saranno effettuate sul mese di gennaio, proprio perciò potrebbero esserci dei ritardi sul calcolo nuovo del 2024, che in taluni casi potrebbe finire su quelle dei prossimi mesi. Va inoltre specificato che gli aumenti spettano a tutti, eppure sono proporzionali. Più è elevata la pensione, minore è l’aumento corrisposto in termini percentuali perché non viene calcolato tutto il lordo ma una percentuale di esso.

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