Pensioni, arrivano quelle per chi non ha i requisiti o non ha mai lavorato: le cifre

La legge consente di accedere alla pensione anche se non si hanno i requisiti contributivi o se non si ha mai lavorato: ecco come.

Conquistare la tanto attesa pensione richiede necessariamente il rispetto di tutta una serie di requisiti anagrafici e previdenziali. Solo in questo modo si potrà iniziare a ricevere il cedolino del trattamento pensionistico pieno o anticipato. Ma vi sono anche altre strade percorribili e riguardano la possibilità, anche in mancanza dei requisiti o qualora non si abbia mai lavorato, di ottenere ugualmente un sostegno mensile per la vecchiaia.

Pensioni per chi non ha mai lavorato
Pensione senza requisiti sufficienti o non avendo mai lavorato: come fare – Roma.Cityrumors.it

Come fare? La legge lo spiega in maniera molto dettagliata specificando anche quali sono le categorie che possono fare richiesta di pensione, pur non avendo raggiunto i requisiti contributivi minimi o non essendo mai state assunte da un’azienda. Scopriamolo nel dettaglio.

Pensione non avendo mai lavorato? È possibile: ecco come

Il sistema previdenziale italiano fornisce svariate opzioni riguardanti il pensionamento e due di esse riguardano anche le persone che per svariate ragioni non lavorano e non lo hanno mai fatto in passato. Chiaramente questo non significa ricevere denaro senza averne mai accantonato a fini previdenziali, ma che le regole sono diversificate rispetto a quelle dei lavoratori e per certi versi pensate per venire loro incontro.

Pensione non avendo mai lavorato
Quali sono i requisiti previdenziali per poter andare in pensione – Roma.Cityrumors.it

Ebbene, le opzioni in questione riguardano le casalinghe oppure le donne non lavoratrici. Si fa cioè riferimento alle donne non autonome, alle libere professioniste, alle partite iva o alle dipendenti presso aziende pubbliche e private, le quali abbiano versato pochi contributi previdenziali o non ne abbiano versato nessuno. In tale gruppo sono compresi anche i caregiver ovvero coloro che assistono una persona con disabilità.

Nel primo caso è presente un omonimo fondo casalinghe (rivolto anche a caregiver) presso l’INPS, mentre nel secondo si fa riferimento alla pensione sociale. Le casalinghe dovranno dunque iscriversi al relativo fondo pensione, una opzione facoltativa che consente loro di versare contributi. Questa prestazione assistenziale è accessibile qualora vengano versati almeno cinque anni di contributi.

In questo caso sarà possibile iniziare a ricevere un trattamento pensionistico alternativo a una pensione di inabilità o a una pensione di vecchiaia. Il meccanismo è molto semplice: coloro che non sono titolari di pensione o forme di lavoro retribuito oppure chi lavora part time senza poter però maturare una pensione minima, potrà fare domanda all’INPS e, dopo l’accoglimento automatico, iniziare a effettuare i versamenti dei contributi.

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