Un passeggero egiziano ha inneggiato ad Allah, portando il comandante a fermare l’aereo. Momenti di tensione all’aeroporto romano
Momenti di panico e terrore all‘aeroporto di Fiumicino. Un passeggero egiziano ha attirato l’attenzione delle hostess e del personale di bordo. Quando ha inneggiato ad Allah, è scattata la paura. L’aereo è stato dirottato dal comandante, per timore di un fondamentalista islamico a bordo. L’allerta è durata a lungo ed ha portato anche all’arrivo dei tiratori scelti, che si sono appostati sulla pista di atterraggio. Pronti ad intervenire per fermare l’uomo.
Tutto è avvenuto sul volo A321 della compagnia Vueling, diretto al Cairo. Il comandante è stato allarmato da una delle hostess, che gli ha fatto vedere un biglietto dove l’uomo aveva scritto a caratteri cubitali: “I Love Allah”. Immediatamente è scattato l’allarme. Nel giro di pochi minuti l’uomo è stato isolato a bordo e il comandante ha deciso di fermare il mezzo (che era in volo dalla Francia) a Fiumicino. L’uomo ha iniziato a perdere il controllo, dando in escandescenza, cominciando a prendersela anche con gli altri passeggeri.
La ricostruzione: il biglietto incriminato
La tensione era altissima. L’aereo è stato circondato dai cecchini, pronti a sparare. Ma l’uomo a bordo non era un terrorista. Il 29enne stava tornando in Egitto e durante il tragitto ha avuto un malore. Quando ha iniziato a stare male ha cominciato ad urlare e a chiedere l’intervento del personale di bordo. Un’hostess si è avvicinata a lui cercando di calmarlo e consigliandogli di prendere alcuni medicinali che erano presenti a bordo. Nel mentre, come da prassi, ha portato un foglio precompilato, che l’uomo avrebbe dovuto firmare, inserendo le sue generalità e il motivo per cui richiedeva i farmaci.
Ma il 29enne, forse confuso o arrabbiato per una prassi che riteneva inutile, ha scritto sul foglio: “I love Allah”. L’hostess, preoccupata dalle parole lette e dall’atteggiamento sempre più aggressivo del passeggero, si è immediatamente rivolta al comandante, che ha deciso di dirottare l’aereo e fermarsi a Fiumicino. Dove nel frattempo erano state allarmate le autorità. Ad accogliere l’aereo c’erano infatti i cecchini ed il personale delle forze dell’ordine. Il volo era partito da Parigi Orly e, quando è accaduto il fattaccio a bordo, si trovava sopra la Croazia. Il comandante ha virato verso Roma, riportando l’aereo a terra, nell’aeroporto di Fiumicino.
Fine dell’equivoco: la decisione del Comandante
Una volta compiuto l’atterraggio, il passeggero egiziano (che nel frattempo era diventato sempre più nervoso) è stato controllato dagli agenti dell’anti terrorismo, saliti a bordo. L’equivoco è stato risolto, ma il comandante si è rifiutato di far salire nuovamente a bordo il giovane egiziano. Spaventato da tutto ciò che era accaduto e forte della sua responsabilità nei confronti degli altri passeggeri, ha chiesto ed ottenuto che il 29enne restasse a terra.