Nubifragio ad Ostia, la rabbia dei cittadini: “Bastava pulire i tombini”

Le prime piogge hanno paralizzato il litorale romano. Strade allagate, negozi e abitazioni invase. Sui social monta la protesta: “Dov’è Gualtieri oggi?”

Strade allagate, negozi invasi dall’acqua, chiese inondate e autovetture in difficoltà. La prima pioggia (ampiamente prevista) ha mandato in tilt Ostia. Il violento temporale che si è abbattuto nella zona del lido, ha creato enormi disagi alla popolazione e alla viabilità cittadina. Il nubifragio si è scatenato sul litorale romano ed ha portato la cittadinanza a vivere situazione di enorme difficoltà.

Le forti precipitazioni hanno colpito Ostia creando enormi disagi – Roma.Cityrumors.it

Le piogge si sono intensificate intorno all’ora di pranzo e hanno iniziato a dirottarsi verso la capitale. Le strade si sono riempite immediatamente di acqua, con numerosi cittadini che hanno cercato di pulire i tombini, per evitare ulteriori problemi e far defluire l’acqua.  Le strade sono state invase dall’acqua in pochi istanti ed il traffico è andato immediatamente in tilt. Le automobili sono state sommerse per metà ed hanno faticato a proseguire il loro cammino. L’acqua è entrata anche in diverse one commerciali, invadendo i negozi. I lavori straordinari fortemente voluti dal sindaco Gualtieri non hanno portato frutti. I tombini, fortemente ostruiti tra sporcizia, aghi di pino e foglie cadute dagli alberi, hanno causato gli allagamenti. L’acqua ha raggiunto livelli molto alti, creando numerosi disagi.

Ostia, la situazione: le zone più colpite dall’allagamento

Per le strade si sono visti anche i cassonetti della spazzatura galleggiare e rovesciarsi a terra. E’ il caso di via Armando Armuzzi dove sono arrivate numerose segnalazioni di cassonetti galleggianti. Il quadrante di Piazza Anco Marzio ha subito le vicissitudini più grandi. Anche a corso Regina Maria Pia la situazione è peggiorata, con numerose attività commerciali costrette a fare i conti con gli allagamenti. Numerose le segnalazioni e gli interventi dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Sui social hanno iniziato a girare i video più disparati di strade allagate e di autovetture in difficoltà. Su X (ex Twitter) è stato anche immortalato l’interno di una Chiesa completamente invaso dalle acque, che hanno trasformato un luogo sacro in una sorta di piscina.

Problemi anche sulla Roma-Lido

All’incrocio della Cristoforo Colombo tra Axa e Infernetto le violenti piogge hanno causato la rottura del semaforo, che ha mandato in tilt la circolazione. Dopo due ore di intervento il guasto è stato fortunatamente risolto e la circolazione è ripresa. Problemi anche sulla Roma-Lido, che ha viaggiato per lunghi tratti a velocità ridotta a causa del maltempo e per evitare ulteriori problemi tecnici.

A sinistra una chiesa invasa dall’acqua (foto Twitter). A destra l’ingresso di un bar, con l’acqua arrivata a due passi dal cibo – Roma.Cityrumors.it

La rabbia dei cittadini

Gli allagamenti hanno portato decine e decine di persone a protestare sui social. “Se la prenderanno col cambiamento climatico quando basta pulire i tombini”, ribadisce una ragazza che commenta uno dei video pubblicati da Welcome to Favelas. “Non esiste in meteorologia la bomba d’acqua. È un naturalissimo temporale enfatizzato dal fatto che l’amministrazione non fa manutenzione di tombini e feritoie cariche di spazzatura e aghi di pino. E io pago!”, ribadisce un’altra. Il sindaco Gualtieri è preso di mira dagli utenti: “Bomba un c***o, vorrei tanto sapere dove sta Roberto Gualtieri (oltre a farsi fare foto e video durante le passerelle). Ah, e rimango in attesa del “non è colpa/potere/responsabilità del sindaco”. “Ma quale bomba d acqua…ogni acquazzone viene definito bomba d acqua perché si allaga tutto”, continuano i cittadiniMa c’è anche chi, risparmia le autorità politiche e punta il dito sui comportamenti dei cittadini: “Ok il sindaco è inesistente ma questo è il risultato dei cittadini incivili ,quando gettano nei tombini cicche di sigarette e cartacce. Ecco il risultato. Imparate ad essere civili”. Chiusura dedicata a chi, con amarezza, è preoccupato per  ciò che potrebbe accadere nella capitale, quando arriveranno piogge intense. “Appena arriva a Roma , suppongo ce ne staremo 4 giorni come a Venezia , chissà come stanno i tombini della capitale”.

 

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