Il Governo ha introdotto due nuovi bonus per il sostegno economico delle famiglie in difficoltà per i prossimi mesi.
Settembre è un periodo molto difficile, infatti decade il beneficio a sostegno del reddito per quanto riguarda le bollette di acqua, luce e gas, dopo una diminuzione già attuata negli ultimi mesi. Anche se i costi e gli oneri relativi sono diminuiti, la restrizione del sussidio ha portato a bollette più alte rispetto ai mesi precedenti.
La fine del bonus sociale è un momento di forte tensione, con il caro bollette e l’assenza di un adeguato cuscinetto economico per le famiglie italiane si traduce in una stangata senza precedenti, soprattutto al rientro dalle ferie.
Governo: due bonus per il sostegno economico
Il governo quindi ha pensato di introdurre due nuovi supporti in questo senso, da un lato un sostegno pensato proprio per le bollette, al fine di arginare e contenere il prezzo, dall’altra invece un beneficio che permetta di tutelare coloro che usano i mezzi propri e quindi un modo per ottimizzare i prezzi del carburante.
La manovra è già entrata in lavorazione, la questione è definire quanto prima il tutto così da passare da uno all’altro senza che ci sia un vuoto normativo e senza che vi siano spese improvvise importanti per le famiglie. Il bonus benzina nasce in seguito al picco rinvenuto sul piano economico per il carburante. Ammortizzare la spesa, almeno su quelle che sono le accise aggiuntive, deve essere obiettivo comune.
Per quanto riguarda il beneficio per il caro bollette, la fine della proroga del bonus sociale e gli aumenti sono un pericolo vero e proprio. Gilberto Picchetto, ministro dell’Ambiente, ha annunciato la possibilità che siano prolungate le misure scattate a luglio, quindi comunque una formula ridotta rispetto al periodo precedente, che andrà ad ammortizzare i costi. Ci sarà anche un nuovo bonus che sarà slegato dal reddito e che premierà i comportamenti virtuosi.
Un grande punto interrogativo resta invece sul Superbonus, il problema maggiore è che se questa idea è funzionale e anche molto interessante, i fondi per coprirla non bastano. Nato come principio per aiutare coloro che i lavori in casa non avrebbero potuto farli perché impossibilitati ad anticipare materialmente i soldi, si è trasformata progressivamente in un lavori per tutti, dando seguito ad una spesa inattesa che ha svuotato tutti i fondi, ponendo ora il problema della copertura.
Così come è stata pensata è chiaro che non va bene e non funziona, quindi la valutazione ora riguarda una rimodulazione generale che potrebbe portare a un approccio differente.